Buon senso e amore per il territorio: Ciro Santoro imprenditore impegnato nel sociale

Occorre una volta per tutte chiarire che la crescita qualitativa di una città non equivale ad una competizione per il titolo del più bello, ricco e potente del territorio

ERCOLANO – Ciro Santoro, imprenditore ercolanese fortemente impegnato nel sociale, prosegue instancabile la propria azione sul territorio sotto l’egida della legalità, del buon senso e dell’amore per i luoghi.

A Santoro il merito di aver ceduto e investito su risorse umane dal vissuto intenso, testimonianze tangibili di come un individuo possa diametralmente mutare il corso della propria esistenza e inserirsi a pieno titolo nel tessuto vivo della società. Chi conosce Ciro Santoro sa bene che si tratta di un uomo gentile ma determinato al tempo stesso che le cose non le manda a dire ma ama chiarire personalmente polemiche legate al suo operato in tutta onestà ingiustificabili.

Chi narra non ha alcun legame lavorativo con Santoro ne interessi di sorta nel promuovere il valore di un padre di famiglia e onesto lavoratore sempre pronto a farsi in quattro per la sua città. Invidie, frustrazioni e pseudo rivalse non possono che scivolare via miserabili su Ciro Santoro che in ogni pubblica manifestazione dallo stesso promossa ha sempre sfoggiato trasparenza operativa, responsabilità civile e buon senso. Ci si augura che presto tanti commercianti, imprenditori e cittadini comuni possano collaborare con Santoro alla realizzazione di un processo rinnovativo che coinvolga l’intera città senza escludere alcuna fascia sociale.

Ercolano necessita di gesti d’amore non di contese clientelari e attacchi personali per presunte lese maestà. Occorre una volta per tutte chiarire che la crescita qualitativa di una città non equivale ad una competizione per il titolo del più bello, ricco e potente del territorio. Se non si acquisisce questo elementare principio i risultati ottenuti saranno sempre insoddisfacenti.

Scontato ormai sottolineare come per ottenere benefici occorra orbitare alla corte del potente di turno, ruotare nel suo regno a capo chino nella speranza di poter un giorno ricevere un briciolo di ricompensa per i  servizi prestati.  Cosa che tra l’altro non sempre avviene lasciando i servi sciocchi a mani vuote e fortemente colpiti nella dignità.

In sintesi: forza Ciro, avanti così, gli ostacoli da superare sono tanti ma nessuno potrà mai privarti della soddisfazione di aver fatto tutto il possibile per un nobile fine, per amore di Ercolano.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteLa Campania protagonista a Doc Italy
SuccessivoA Capri il gelato fa canestro. Parte l’iniziativa “Un gelato per il basket”
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.