Castellammare, fine dell’incubo per gli stabiesi: ecco 10 milioni di euro per il dissesto idrogeologico

Importanti novità per la città di Castellammare: il Faito non farà più paura

Comune di Castellammare di Stabia ed Ente Parco Regionale dei Monti Lattari insieme per risolvere il dramma del rischio idrogeologico sul Monte Faito e avviare i lavori per la messa in sicurezza della montagna sul versante stabiese. Contestualmente, sono previste anche la riapertura della strada Quisisana-Faito e la riqualificazione della strada di Madonna della Libera. Grazie al contributo fondamentale della Regione Campania, il Comune potrà sfruttare così i 10 milioni di euro stanziati dal Cipe per la mitigazione del rischio idrogeologico sul Faito.

Il Comune di Castellammare è stato individuato come soggetto attuatore dell’intervento denominato “Sistemazione idrogeologica di alvei torrentizi ed opere idrauliche sui versanti di Monte Faito nel Comune di Castellammare di Stabia incombenti sulla via Panoramica”. L’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune e la Regione Campania definisce i rapporti intercorrenti tra le parti e consentirà all’ente comunale di procedere con le indagini geologiche e i rilievi topografici propedeutici alla progettazione dell’intervento, posto che allo stato si dispone già di un progetto preliminare approvato.

L’intervento

Il territorio stabiese è notevolmente esposto al rischio idraulico ed al rischio frane, così come l’intero versante incombente sull’area urbana. Le problematiche relative ai valloni che incombono sul centro antico, in particolare, sono da ricondurre all’instabilità dei versanti, in materiale piroclastico, lungo gli impluvi e alla disconnessione degli stessi con gli sbocchi a mare.

Con l’intervento finanziato verranno inoltre risolte le problematiche correlate alla particolare situazione idrogeologica dalla strada in località Madonna della Libera e di quella borbonica Quisisana-Faito, che attraversa tutto il versante dalla zona pedemontana. Lungo questa strada, realizzata anch’essa in epoca borbonica, sono presenti numerosi attraversamenti degli alvei con opere idrauliche non mantenute, la cui occlusione provoca ruscellamenti selvaggi delle acque meteoriche, che contribuiscono a generare fenomeni franosi diffusi della coltre detritica presente lungo i versanti del Faito.

Nell’ambito del progetto, inoltre, si prevedono interventi di manutenzione ordinaria sui tratti tombati, atti a migliorare l’esercizio idraulico degli stessi, che risulta attualmente compromesso dallo stato di ostruzione. Il Comune di Castellammare sarà il soggetto attuatore dell’intervento e il progetto esecutivo sarà effettuato con i tecnici dell’Ente Parco dei Monti Lattari. La convenzione è stata sottoscritta a seguito di un incontro con i rappresentanti della Regione Campania, con il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Russo, il presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari Tristano Dello Joio e il direttore amministrativo dell’Ente Parco Antonio Malafronte.

Le dichiarazioni di Cimmino

«Con la firma apposta sulla convenzione, abbiamo avviato in maniera ufficiale il percorso mirato alla sistemazione idrogeologica del Faito, un progetto atteso da anni che finalmente troverà riscontro grazie alla sinergia con la Regione Campania e con il Parco dei Monti Lattari. Il centro storico da anni ormai è soggetto al rischio frane ed è sommerso da allagamenti, a cui noi porremo rimedio attraverso i lavori che si apprestano ad andare in cantiere. Sarà riaperta, inoltre, la strada che da Quisisana porta al Faito, che consentirà di riattivare il transito anche sul versante di Castellammare. Ed anche la strada di Madonna della Libera sarà inclusa nel piano di interventi che abbiamo predisposto con i 10 milioni del Cipe». Così Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.

La soddisfazione di Dello Joio

«La rivoluzione del Faito giunge oggi ad un punto di svolta. La firma della convenzione tra il Comune e la Regione Campania, sotto l’egida dell’Ente Parco dei Monti Lattari, avvia un percorso che da anni era rimasto fermo, dopo lo stanziamento dei 10 milioni per la sistemazione idrogeologica del Faito. Il mio pensiero va ai residenti del centro storico, che hanno sopportato due decenni di negligenza e inattività, subendo allagamenti e il pericolo di frane che incombe sulla loro testa. Ma penso anche agli operatori e agli abitanti del Faito, che godranno di uno sbocco fondamentale per salire in cima da Quisisana, lungo una strada che restituiremo all’antico splendore dopo anni di incuria e abbandono.

Restituiremo il Faito agli stabiesi, trasformandolo nel volano dell’economia e del turismo del territorio e seguendo il solco tracciato durante un’annata che ha visto il Faito pullulare di presenze in virtù della riattivazione a tempo pieno della funivia ad opera dell’Eav». Così Tristano Dello Joio, presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari.

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