Napoli, sequestrati oltre 1,3 mln di articoli non sicuri

Tra gli altri, è stato individuato in casoria (na) un deposito al cui interno sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 10.960 capi di abbigliamento, recanti marchi di note griffe (lacoste, ralph lauren, stone island ecc.)

Nel quadro della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio a cura del comando provinciale della guardia di finanza di napoli, sono stati intensificati i servizi tesi al contrasto del fenomeno della contraffazione di brevetti e marchi registrati nonchè in materia di sicurezza prodotti. In tale contesto, militari del gruppo di frattamaggiore, a seguito di un’attività info-investigativa, che ha dato avvio ad un’operazione, articolata su più interventi, all’esito della quale sono stati sequestrati capi di abbigliamento contraffatti e prodotti destinati alla cosmesi ed alla cura della persona. Tra gli altri, è stato individuato in casoria (na) un deposito al cui interno sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 10.960 capi di abbigliamento, recanti marchi di note griffe (lacoste, ralph lauren, stone island ecc.).




Gli stessi erano stivati all’interno di scatole di cartone, muniti di cartellini con i relativi prezzi di vendita; pertanto, erano pronti per la commercializzazione al consumatore finale che, data la loro ottima finitura, sicuramente sarebbe stato tratto in inganno. In precedenza, analoga attività, presso un deposito di stoccaggio ubicato in quarto (na), portava al sequestro di 1.842 prodotti destinati alla cosmesi ed alla cura della persona, anch’essi di noti marchi (kylie, chanel, christian dior ecc.). Inoltre, nell’ambito di un ulteriore servizio in frattaminore (na) e caivano (na), sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 1.334.864 prodotti per la casa e per la cura della persona non sicuri, senza marchio ce e senza etichetta in lingua italiana, non conformi alla direttiva 2001/95/ce.




Al termine di tale operazione, finalizzata al contrasto della contraffazione quale moltiplicatore d’illegalità e fonte di danneggiamento del mercato che sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, 7 responsabili sono stati deferiti alle a.g. territorialmente competenti.

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