La donna è ritenuta responsabile di estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso, mentre entrambi dovranno rispondere di aver esercitato abusivamente l’attività di intermediari finanziari.
L’indagine, nata dalla denuncia di una vittima di usura, ha dimostrato che la donna concedeva prestiti al 71,42 % d’interesse e in caso di mancata restituzione minacciava di interessare persone legate alla criminalità locale, che, per altro, affermava fossero la fonte da cui provenivano i soldi concessi in prestito.
L’attività dei due di intermediari finanziari era totalmente abusiva ma da quindici anni a oggi sono stati accertati diversi prestiti per migliaia di euro.