Il cosiddetto “terzo sistema” a Torre Annunziata rappresenterebbe ancora un pericolo

I 3 erano accusati di estorsione ad un gestore di una piazza di spaccio. Scarcerazioni che secondo alcune indiscrezioni avrebbero segnato la riorganizzazione del gruppo e il tentativo di conquistare criminalmente parlando il territorio sfidando i Gionta e i Gallo –Cavalieri

Torre AnnunziataIl cosiddetto “terzo sistema” a Torre Annunziata rappresenterebbe ancora un pericolo per gli storici clan oplontini . All’interno del cosiddetto “terzo sistema” erano stati assolti Luigi Sperandeo e Vincenzo Della Ragione nel processo di secondo grado dopo l’assoluzione in primo grado di Giuseppe Lombardo. I 3 erano accusati di estorsione ad un gestore di una piazza di spaccio. Scarcerazioni che secondo alcune indiscrezioni avrebbero segnato la riorganizzazione del gruppo e il tentativo di conquistare criminalmente parlando il territorio sfidando i Gionta e i Gallo –Cavalieri. . Occorre fare una precisazione : Torre Annunziata è una città ricca di storia e cultura, con un passato industriale oltremodo rilevante.




L’analisi di certe dinamiche malavitose si prefigge unicamente di mantenere sempre alto il livello d’allarme sul territorio nei confronti del fenomeno camorristico. Al di la di possibili intese sottobanco e alla voglia comune dei clan oplontini di non iniziare una guerra in questa particolare parentesi storica l’aria in città si è fatta incandescente : chi conosce i Gionta sa bene che non sarebbero disposti a scendere a compromessi con alcun concorrente forti di un ascendete ben radicato tra i giovani affiliati del centro storico e dell’area portuale. Nemmeno gli arresti eccellenti e le condanne all’ergastolo di boss come Umberto Onda, alias Umbertino, stragista dei Gionta, e Alfonso Agnello , alias Chio Chio, avrebbero minato la consistenza di un clan famoso per capacità aggregativa e tempestività rigenerativa. Il problema è oltremodo complesso: senza lavoro e quindi senza futuro i giovani finiscono con il cedere alle lusinghe di un sistema che promette rispetto e soldi di contro alla miseria di una vita fatta praticamente di continue elemosine.




Le istituzioni e la politica in tal senso dovrebbero intervenire con ben altra concretezza di quella ad oggi messa in campo. Feroci e argute anche le donne del clan : parliamo di Carmela Gionta e Gemma Donnarumma, rispettivamente sorella e moglie del ras mai pentito Valentino, di Annunziata Caso e Gemma Gionta, a loro volta moglie e figlia di Aldo Gionta alias o’ Poeta . Oggi il “ terzo sistema” oplontino potrebbe definitivamente rompere gli equilibri di mala scatenando l’ennesima guerra di camorra per il controllo degli affari illeciti sul territorio. Della serie : Torre Annunziata sull’orlo di una possibile mattanza tra clan.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.