L’analisi di certe dinamiche malavitose si prefigge unicamente di mantenere sempre alto il livello d’allarme sul territorio nei confronti del fenomeno camorristico. Al di la di possibili intese sottobanco e alla voglia comune dei clan oplontini di non iniziare una guerra in questa particolare parentesi storica l’aria in città si è fatta incandescente : chi conosce i Gionta sa bene che non sarebbero disposti a scendere a compromessi con alcun concorrente forti di un ascendete ben radicato tra i giovani affiliati del centro storico e dell’area portuale. Nemmeno gli arresti eccellenti e le condanne all’ergastolo di boss come Umberto Onda, alias Umbertino, stragista dei Gionta, e Alfonso Agnello , alias Chio Chio, avrebbero minato la consistenza di un clan famoso per capacità aggregativa e tempestività rigenerativa. Il problema è oltremodo complesso: senza lavoro e quindi senza futuro i giovani finiscono con il cedere alle lusinghe di un sistema che promette rispetto e soldi di contro alla miseria di una vita fatta praticamente di continue elemosine.
Le istituzioni e la politica in tal senso dovrebbero intervenire con ben altra concretezza di quella ad oggi messa in campo. Feroci e argute anche le donne del clan : parliamo di Carmela Gionta e Gemma Donnarumma, rispettivamente sorella e moglie del ras mai pentito Valentino, di Annunziata Caso e Gemma Gionta, a loro volta moglie e figlia di Aldo Gionta alias o’ Poeta . Oggi il “ terzo sistema” oplontino potrebbe definitivamente rompere gli equilibri di mala scatenando l’ennesima guerra di camorra per il controllo degli affari illeciti sul territorio. Della serie : Torre Annunziata sull’orlo di una possibile mattanza tra clan.
Alfonso Maria Liguori