Nel corso di un servizio organizzato per controllare condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e scoprire eventuali casi di “lavoro nero”, i Carabinieri della Stazione di Grumo Nevano hanno ispezionato un opificio di via Quintavalle insieme a colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli.
Nell’opificio è stata accertata la presenza di 12 persone intente a confezionare giacche da uomo a ritmi serratissimi in un locale di 150 metri quadri in pessime condizioni igienico sanitarie, con attrezzature non conformi e senza che fosse stato almeno redatto il documento di valutazione dei rischi.
9 delle 12 persone sono risultate prese “a nero” e lavoravano 11 ore al giorno tutti i giorni, compresi i festivi, per soli 20 euro, ovviamente senza alcun versamento di contributi previdenziali e senza possibilità di prestazioni assistenziali.
Tre dei lavoratori a nero sono risultati inoltre in condizioni di clandestinità.
La titolare 32enne del Bangladesh è stata denunciata per sfruttamento del lavoro dei 3 clandestini e per varie violazioni alle norme per la sicurezza sul lavoro. L’attività è stata immediatamente sospesa. Il locale sequestrato con tutte le attrezzature.