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Ercolano: sciopero per rivendicare il diritto al salario

Con un comunicato ufficiale rivolto ai cittadini, ai turisti, agli utenti del Comune di Ercolano il giorno 11 ottobre prossimo i sindacati della funzione pubblica di Napoli, Cgil, CISL , UIL, hanno proclamato uno sciopero per rivendicare il diritto al salario, la dignità del lavoro e dei lavoratori, i servizi ai cittadini ercolanesi . Fronte compatto tra le sigle sindacali dunque contro un Ente che da tempo addita i propri dipendenti quali fannulloni, persone che non hanno voglia di fare il proprio dovere.




“ Tutto questo è falso – recita il comunicato – in quanto i lavoratori dell’Ente per carenza cronica di organico sono sottoposti a carichi di lavoro triplicati. Una forza lavoro prevista nel numero di 600 unità è oggi ridotta a meno di 280 e nel 2019 arriverà alla soglia dei 200. Non si bandiscono concorsi, almeno per il momento, in attesa di arrivare, questa la nostra preoccupazione, in prossimità della scadenza elettorale per finalizzare i bandi al consenso elettorale”. Finalizzare i bandi al consenso elettorale: un passaggio gravissimo , un timore fondato che ha da tempo messo in allarme i sindacati , con particolare riferimento alla Cgil. “ I servizi non funzionano- recita sempre il documento – per inadeguatezza e mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione dell’Ente, incapace di pianificare e gestire , dimostrando così tutta l’incoerenza rispetto ai proclami e alle belle parole. La politica con l’alimentare il luogo comune dei “fannulloni” ha deciso di esternalizzare i servizi per creare livelli occupazionali nelle ditte che “vincono” gli affidamenti e così si consolidano e si creano livelli occupazionali protesi al consenso politico – elettorale.




Ercolano si aspettava un rinnovamento politico che costruisse le condizioni per creare lavoro ed efficienza nei servizi e giammai si sarebbe pensato che il fine era gestire solo poltrone e potere per la creazione esclusiva del futuro consenso elettorale. Questo non è rinnovamento, è un copione già visto”. Muro compatto delle sigle sindacali contro un amministrazione comunale che ha tanto da chiarire. La Cgil nello specifico ha più volte denunciato all’interno del suddetto Ente come una sentenza emessa contro il Comune per atteggiamento antisindacale con conseguente annullamento degli atti relativi all’esternalizzazione dei servizi, tra cui quello della riscossione tributi attualmente gestita dalla società Andreani, resti ad oggi inapplicata. Sempre la Cgil ha inoltre evidenziato due palesi incompatibilità all’interno del Comune. La forza sociale nello specifico ha segnalato nelle sedi opportune come il Comandante della Polizia Locale dott. Francesco Zenti, ricoprendo nel contempo il ruolo di dirigente degli Affari Generali, divenga controllore di se stesso.




Sempre la Cgil ha inoltre rimarcato ufficialmente come il Segretario Generale dell’Ente dott. Ferdinando Guarracino, essendo responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione, quindi preposto al controllo degli atti degli altri dirigenti, ricoprendo il ruolo di dirigente all’Avvocatura divenga a sua volta supervisore di se stesso. Direzione dell’avvocatura che presupporrebbe un’iscrizione all’albo degli avvocati da parte del dott. Guarracino (sentenza del TAR di Milano, sez. III del 16.02.2015): sempre secondo la Cgil nel caso del Segretario Generale dell’Ente in oggetto così non è. Della serie : forze sociali compatte e determinate a difendere salario, dignità del lavoro e dei lavoratori, qualità dei servizi offerti ai cittadini ercolanesi.

Alfonso Maria Liguori

Alfonso Maria Liguori



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