Era derby ed è stato derby… Bianchi e rossoneri si sono incontrati dopo alcuni anni e si sono affrontati senza tatticismi esagerati.
Inizia subito il Sorrento che fa gelare i supporters bianchi, De Angelis, dopo una sgroppata sulla fascia, passa a Gargiulo in area che gonfia la rete dell’incolpevole Savini. Ma è l’inizio della partita, con un Savoia arrembante alla ricerca di un pareggio che ai molti presenti sembrava quanto mai raggiungibile. I vari attacchi dei i bianchi non si concretizzano per poco e il furetto Rekik e Del Sorbo non centrano la porta di Leone.
Spettri aleggiavano sul Giraud? No, anzi in molti erano convinti di non perdere il derby, ma il tempo passava, e la fine del primo tempo avrebbe visto la squadra di Squillante, sotto di un goal.
Ma il fato era in agguato. Memore di qualche goal visto per televisione, il buon Antonio Del Sorbo, incoccia una rovesciata alla “Fratelli Panini” (per non citare altri) che si insacca, nel più classico dei modi, nell’angolino dopo aver fatto una discesa arcuata che sembrava non finire mai. Tripudio, e finisce il primo tempo.
Secondo tempo: inizia la sciarada delle sostituzioni, qualcuno non la prende bene ma Gigi (Squillante) sa il fatto suo… entrano i vari Ortiz, Ruci, Stellato, Tedesco, e il gioco si fa più elastico, anche se i nuovi non sono ancora perfettamente inseriti, ma è normale. Batti e ribatti, a pochi minuti dalla fine, Alvino, buca il pur bravo Leone, mandando in visibilio i presenti e dando un dolore al centinaio di fans sorrentini, finalmente tornati al Giraud.
Poi, si torna al pathos antico: “Arbitro sesca ‘a fine”, ma dopo sei minuti di sofferenza, con qualche pezzo di bravura di Savini, il Giraud esplode in un urlo antico. Il Savoia vince il suo primo incontro casalingo ed è gioia distribuita a tutti. Ora si va a Bitonto…chi dice non c’è due senza tre, forse si sbaglia o sarà… “Zitt” e alla prossima.
Ernesto Limito