E’ evidente che il mercato del sesso a pagamento si sta ramificando in zone del vesuviano, quelle sopracitate, che in passato erano più gettonate per incontri tra coppie clandestine in alberghetti situati alle pendici del Vesuvio. Un fenomeno che sicuramente non sarà sfuggito agli operatori dell’ordine : dietro determinati business c’è sempre la mano nera della camorra che sotto varie forme trae beneficio dall’esercizio della prostituzione ormai sempre più spesso abilmente occultata in centri benessere. Qui occorre fare un’opportuna precisazione: massimo rispetto a chi svolge il proprio lavoro di massaggiatrice o addetta al benessere fisico nel rispetto delle legge e delle normative vigenti in centri a loro volta a norma sotto ogni profilo. Ma offendere l’intelligenza della gente violando in modo così banale le regole è ben altra cosa.
Ci auguriamo che le autorità competenti avviino in tempi utili controlli a tappeto sul territorio onde stabilire la trasparenza delle attività svolte in cosiddetti centri massaggi o benessere , garantendo nel contempo sicurezza all’utenza che magari vi si reca per una seduta abbronzante, per un piercing o perfino per un tatuaggio. Ricordiamo che la normativa in vigore è estremamente rigida a riguardo richiedendo specifiche qualifiche da parte degli operatori per svolgere determinati ruoli e l’idoneità assoluta degli studi, soprattutto da un punto di vista igienico- sanitario. Della serie : dove c’è offerta c’è stata richiesta e oggi giorno , con la forte recessione in atto a livello nazionale, è facile capire quale tipologia di clienti possa permettersi di pagare dai 60 ai 100 euro per una diciamo così “prestazione ordinaria”.
Alfonso Maria Liguori