Alle ore 09.30 odierne gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania hanno tratto in arresto per rapina impropria David Anamad, ghanese, classe 1970.
Lo straniero ieri mattina si aggirava furtivamente tra i taxi in sosta di fronte all’ingresso principale della Stazione Centrale di Napoli.
Nel frattempo un tassista, intento a conversare con dei colleghi, aveva lasciato il suo smartphone sul cruscotto dell’auto di servizio, ed il ghanese, credendosi non visto, ha approfittato della temporanea distrazione per impossessarsene, dandosi poi alla fuga.
Il derubato, avvedutosi del furto, lo ha rincorso e raggiunto e l’extracomunitario, nel tentativo di divincolarsi, lo ha aggredito con calci e pugni; nel corso della colluttazione che ne è seguita il tassista è rovinato al suolo, mentre il ghanese è stato bloccato da altri tassisti in sosta nel piazzale, accorsi in difesa del loro collega.
Prontamente sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria, che lo hanno messo in salvo, sottraendolo alla folla, poiché rischiava il linciaggio, e l’extracomunitario, approfittando della concitazione, ha tentato una nuova fuga: ha attraversato velocemente la strada ed è entrato in una profumeria posta di fronte alla Stazione, mettendo in allarme il personale addetto alle vendite, che se lo è visto piombare improvvisamente nel negozio.
Così facendo però si è messo in trappola; infatti è all’interno dell’esercizio commerciale che il ghanese è stato definitivamente bloccato ed arrestato. Dopo gli adempimenti di rito presso gli uffici della Polfer, è stato condotto presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Napoli.
La presenza delle pattuglie dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania presso i varchi di accesso e lungo il perimetro esterno della stazione di Napoli Centrale, oltre a rappresentare un deterrente nei confronti del compimento di attività illecite da parte di ladri, borseggiatori, truffatori e venditori abusivi, all’interno dello scalo, garantisce maggiore rapidità di intervento anche quando i reati vengono commessi immediatamente all’esterno della stazione, come è accaduto in questo caso.