Castellammare, al via “I giocolieri del tempo”: iniziativa contro la dipendenza dal gioco d’azzardo

L'attività di prevenzione alle 'ludopatie', ossia alle forme di dipendenza dal gioco d'azzardo, prevedono una serie di azioni da mettere a punto nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, attraverso incontri e progetti che coinvolgano anche i genitori

Un progetto per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo nell’età pre-adolescenziale. Si chiama ‘I giocolieri del tempo’ l’iniziativa che il settore politiche sociali ha deciso di attivare sulla scorta dell’indagine effettuata nell’ambito dell’iniziativa ‘Mind the Gap-Attenti al gioco d’azzardo’, che testimonia come circa il 15% dei ragazzi degli istituti scolastici secondari di primo grado sia incline al gioco d’azzardo. L’attività di prevenzione alle ‘ludopatie’, ossia alle forme di dipendenza dal gioco d’azzardo, prevedono una serie di azioni da mettere a punto nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, attraverso incontri e progetti che coinvolgano anche i genitori.




La metodologia che l’amministrazione comunale si avvia ad affidare a professionisti esterni consiste nella presentazione di progetti che tengano conto delle ricerche di Miller sullo sviluppo e trattamento delle dipendenze, nonché dell’importanza del gioco di squadra, dello sport e delle competenze relazionali. E in questo contesto, l’attività intrapresa sarà incentrata sullo sviluppo di una sana autostima mirata a contrastare il fenomeno. L’attenzione sarà concentrata anche sull’utilizzo in eccesso dei dispositivi mobili per presenziare sui social media, che potrebbero rappresentare una porta di accesso verso comportamenti patologici a maggiore impatto dove a ‘svanire’ dal mondo reale della persona sono il tempo e gli interessi personali. Ai ragazzi saranno sottoposti dei questionari per effettuare una mappatura del fenomeno e un’indagine che coinvolga i partecipanti diretti, ossia alunni e studenti, e quelli indiretti, ossia la famiglia e i docenti.




Poi toccherà all’elaborazione e alla stesura di una mappa del gioco, che riveli come il fenomeno sia diffuso quartiere per quartiere, preludio all’organizzazione di un convegno sulle ludopatie, in cui saranno rivelati i dati emersi nel corso delle tre fasi del progetto. Sarà predisposto anche uno sportello in house nella sede del settore politiche sociali, in cui far confluire le richieste d’aiuto: uno strumento che consentirà di accogliere alunni segnalati dai professori o dai dirigenti scolastici, alunni che si presentano spontaneamente oppure studenti che saranno individuati nell’ambito della campagna di prevenzione mediante i questionari e le altre iniziative intraprese nell’ambito del progetto. Il contesto in cui si svolgerà il progetto sarà la scuola, in cui verrà spiegata anche la stretta connessione del fenomeno all’isolamento e alla mancata socialità dei giovani e dei meno giovani.



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