Ancora immobilismo da parte dell’amministrazione comunale ercolanese: il caso di via Doglie

"Ricordiamo che l’Ente Comune è custode delle strade, in quanto ne ha la disponibilità materiale e giuridica"

Ancora immobilismo da parte dell’amministrazione comunale ercolanese , guidata dal sindaco Ciro Buonajuto, in merito alle gravi carenze logistiche in cui da troppo tempo versa la popolatissima via Doglie. Numerose le segnalazioni pervenute all’Ente in merito allo stato del manto stradale rovinato dalle radici degli alberi situati sui marciapiedi che costituisce un serio pericolo per i veicolo in transito nella zona e congestiona la viabilità soprattutto negli orari di ingresso e uscita dagli istituti scolastici situati nella zona. “ Il Comune – ha precisato l’avvocato Loredana Gargiulo, coordinatrice per i paesi vesuviani del movimento “ Sud Protagonista” – è responsabile ai sensi dell’art. 2051 del codice civile da cui discende un obbligo di custodia che si tramuta in un obbligo di manutenzione : obbligo che deve essere assolto con diligenza. Ricordiamo che l’Ente Comune è custode delle strade, in quanto ne ha la disponibilità materiale e giuridica.­




Pertanto le amministrazioni che non assolvono correttamente e diligentemente al dovere di custodia ex art. 2051 c. c. , come in questo caso quella ercolanese, sono potenzialmente responsabili in modo oggettivo per eventuali danni cagionati a terzi ”. Se sottolineare quello che non va e che sarebbe dovuto essere risolto da tempo significa per qualche amministratore ercolanese fare polemica ad ogni costo siamo feri di essere “polemici” . Il problema è che ormai si confondono questioni personali con la politica a tutto svantaggio di una comunità che fatica a ritrovare unicità d’intenti e stabilità sotto il profilo sia produttivo che sociale. Sarà un caso ma molti eventi continuano ad essere ad appannaggio di pochi eletti o mal pubblicizzati in strutture come il MAV( museo archeologico virtuale) che nei corridoi laterali resta terra di nessuno e bersaglio per ogni genere di teppisti. Altra questione rilevante per via Doglie è la fatiscenza della stazione della circumvesuviana del Miglio d’Oro interdetta ai disabili con difficoltà motorie e sprovvista di biglietteria.




In questo caso è doveroso precisare però come la responsabilità non sia dell’amministrazione comunale ma della società che gestisce il trasporto su rotaie. Intanto i residenti continuano a sentirsi cittadini di serie B , di fatto “snobbati” da politici che in periodo elettorale avevano promesso ben altra attenzione per via Doglie e la periferia. Lodevole l’atteggiamento di imprenditori impegnati nel sociale che continuamente segnalano alle sezioni comunali competenti disservizi e carenze ,riuscendo in diversi casi a risolvere o quanto meno arginare il problema. Tuttavia non è pensabile “scaricare” solo su questi valorosi cittadini l’onere della gestione di intere aree cittadine. Ci si augura che il governo locale si attivi immediatamente per far fronte alle esigenze di ercolanesi che non chiedono altro che di essere trattati con dignità.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.