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Ercolano, le condizioni “oscene” dei corridoi laterali del Mav

Ce ne stiamo occupando da anni, è sotto gli occhi di tutti, negarlo sarebbe veramente assurdo , eppure la condizione in cui versa il MAV a Ercolano ( museo archeologico virtuale) nei corridoi laterali della struttura che conducono all’area mercatale resta oscena. Letteralmente devastato da balordi di ogni genere e trasformato all’imbrunire in discarica e orinatoio a cielo aperto, la nota struttura, particolare che forse è sfuggito a qualche politico indigeno, continua ad essere fotografata lateralmente da visitatori stranieri colpiti dal livello d’incuria che penalizza fortemente l’immagine del sito.




Un biglietto da visita penoso per una città che dovrebbe investire qualitativamente proprio sul turismo per risollevare l’economica locale : a questo punto l’unica spiegazione plausibile e assurda nel contempo potrebbe essere quella che tanto le personalità che interessano i politici non passano per le ali della struttura che frontalmente si presenta in modo decoroso. Come a dire : quello che si deve vedere può andare il resto non conta. Una tesi che calpesterebbe i diritti e la dignità dei tanti cittadini e commercianti che vivono la zona, un modo penoso per salvare la faccia da parte dell’amministrazione comunale. E’ una vergogna: non c’è discussione o polemica che tenga. Il governo locale guidato dal primo cittadino Ciro Buonajuto dovrebbe immediatamente correre ai ripari creando sinergia operativa con i responsabili della struttura al fine di tutelare adeguatamente un patrimonio della città. Mentre il medico studia, o dovrebbe, l’ammalato muore. Francamente siamo stanchi di evidenziare carenze gravissime ed endemiche venendo guardati in cagnesco da qualche politico indigeno.

Il tutto senza che poi alcun provvedimento venga preso per quanto meno salvare il salvabile a arginare oscenità, ripetiamo ancora una volta, innegabili. Della serie : se fare informazione in questo modo equivale a promuovere “sciocchezze” ( abbiamo ingentilito il termine preciso) come qualche alto amministratore ha direttamente comunicato allo scrivente si è fieri di farlo nel rispetto dei luoghi, del vivere civile e della trasparenza operativa tanto sbandierata in periodo elettorale da questa amministrazione.

Alfonso Maria Liguori

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