Google Pay sbarca in Italia: tutte le informazioni su come pagare con lo smartphone attraverso l’account di Big G

Google Pay, già operativo in 20 paesi da tempo, era molto atteso in Italia, paese in cui i sistemi Android sono di gran lunga più numerosi di quelli Apple e quindi erano in molti coloro che non potevano appoggiarsi a una piattaforma dedicata

Dopo Apple e Samsung arriva in Italia anche Google con il suo nuovo servizio di pagamento online e contactless, da utilizzare nei negozi fisici. Google Pay sembra, infatti, ben intenzionato a dare del filo da torcere agli analoghi servizi di pagamento messi a disposizione dall’azienda della Mela Morsicata e dalla nota multinazionale sud-coreana, entrambe leader da anni nel settore della telefonia.

Si tratta a tutti gli effetti di una vera e propria piattaforma di pagamento in grado di garantire transazioni con facilità, utilizzando lo smartphone come strumento; sia che il pagamento avvenga fisicamente che online, infatti, basterà avere il proprio dispositivo a portata di mano, entrare nel proprio account di Google, cui devono essere collegate le carte di credito o di pagamento di cui si dispone, per poter eseguire la transazione.

Google Pay, già operativo in 20 paesi da tempo, era molto atteso in Italia, paese in cui i sistemi Android sono di gran lunga più numerosi di quelli Apple e quindi erano in molti coloro che non potevano appoggiarsi a una piattaforma dedicata. Google Pay ha il compito di andare a colmare questo gap e si prepara quindi a conquistare molti affezionati. L’azienda fondata dal compianto Steve Jobs è avvertita.

Non sono ancora molte le banche che hanno stretto contratti di collaborazione con il colosso di Mountain View, ma sono più che sufficienti per cominciare, anche perché sono quelle più innovative che si sono sempre dimostrate più vicine ai Digital Payments; nella lista troviamo infatti N26, Hype, Banca Mediolanum, Revolut, Widiba e Nexi, la vecchia CartaSì, per intendersi, che porta in dote oltre 150 banche. L’elenco è provvisorio perché oltre alla già annunciate partnership con Poste Italiane e BCC, che diventeranno operative a breve, si prevedono molte adesioni nel prossimo futuro. Se siete possessori di una delle numerose prepagate con iban non ancora inserite nella lista delle carte abilitate a  Google Pay, non dovete allarmarvi: c’è la possibilità che con il tempo l’elenco delle carte compatibili potrà rimpinguarsi. Ad esempio chi è possessore o interessato a ViaBuy, può controllare eventuali aggiornamenti e opinioni sulla carta conto Viabuy su Cartedipagamento.com.

Da aggiungere che al di là delle banche che sono ufficialmente supportate sono moltissimi i brand e i siti che hanno stretto accordi con Google e accettano i pagamenti, come ad esempio Esselunga, Lidl, H&M, Flixbus, Ryanair e Autogrill. Insomma, se ora la copertura è del 60%, come ha dichiarato la stessa azienda, presto la percentuale crescerà e arriverà a toccare percentuali ben più alte.

Ma come funziona il pagamento? Di una semplicità disarmante: se dovete pagare un conto in un negozio fisico vi basterà avvicinare lo smartphone al terminale POS dotato di tecnologia contactless, mentre se dovete concludere un’operazione online basta selezionare l’icona di Google Pay sullo store prescelto e procedere con l’inserimento dei dati, che se vi autenticato utilizzando Chrome sono già preinseriti.

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