A dispetto delle previsioni quasi catastrofiche che circolano da qualche mese a questa parte, ossia da quando il nuovo Governo si è insediato e ha cominciato a proporre una politica economica azzardata, almeno secondo le analisi degli esperti, sembra che le finanze degli italiani godano di buona salute. A confermarlo è l’ultimo Barometro CRIF, realizzato in collaborazione con Assofin e Prometeia, secondo il quale le erogazioni di prestiti nel 2017 sono cresciute del 9,3% rispetto all’anno precedente, a testimonianza di un clima di rinnovata fiducia tra istituti di credito e consumatori.

Il maggiore apporto al quasi +10% conquistato arriva dai prestiti personali per liquidità, tra i quali spicca come sempre la cessione del quinto dipendenti pubblici, uno dei finanziamenti più richiesti di sempre per la facilità con cui viene erogato, grazie alle garanzie che propone; i prestiti personali, dunque, conquistano il +14,6% complessivo, che rappresenta il 33% sul computo totale, e si piazzano decisamente davanti ai mutui, che incidono sul mercato per il 22,8% ma registrano anch’essi una crescita importante rispetto al 2016.

I veri protagonisti dell 2018, però, sono i prestiti finalizzati, che incidono sul totale per un cospicuo 43,3%, con Campania e Calabria in testa alla classifica delle regioni che ne hanno fatto richiesta.

Diversi, e sempre più variegati, i settori commerciali in cui vengono spesi i soldi erogati. Oltre ai classici finanziamenti per acquistare auto o moto o quelli per ristrutturare casa, emergono finalità più ludiche e leggere, come le vacanze, i viaggi organizzati o percorsi di studi e formazione, ulteriore testimonianza della maggior solidità finanziaria del cittadino italiano che dimostra di poter cominciare a spendere anche per cose considerate secondarie.

Ovviamente il richiedente tipo ha un lavoro a tempo indeterminato, più del 75%, ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni, 25%, e ha un reddito medio lordo intorno ai 20.000 euro, in quanto il possesso dei requisiti per poter aver accesso al settore del credito al consumo resta comunque vincolante.

Anche i dati più recenti relativi a settembre confermano il trend emerso dal Barometro annuale: +9,5% complessivo rispetto allo stesso mese del 2017, con un +14% registrato dai prestiti personali e un +4,7% per i finalizzati; questi ultimi segnano anche il record per quanto riguarda l’importo medio richiesto, che si attesta a 6.537 euro. L’andamento in crescita sembra dunque costante e consolidato, nonostante la tempesta che sembra profilarsi all’orizzonte e che ha impensierito non pochi risparmiatori nostrani, i quali si sono messi in moto per ricontrattare mutui e prestiti a tasso fisso, in modo da essere al sicuro nel caso in cui durante il prossimo anno dovesse crescere il costo del denaro.

 

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