Richiesta, approvata e rimandata. La commissione urbanistica si sarebbe dovuta riunire ieri per focalizzare l’attenzione sulla questione Puc: purtroppo nulla di fatto. Per “motivi tecnici” la commissione però non si è riunita. L’incontro richiesto dal consigliere Giuseppe Annone, esponente di Fratelli d’Italia, subito dopo la riunione di qualche giorno fa voleva richiamare ancora una volta l’attenzione della politica sulla grave situazione che va profilandosi proprio sulla ormai annosa questione Piano Urbanistico Comunale.
Fratelli d’Italia già più volte ha sottolineato il rischio che sta correndo il comune sulla questione dato che il termine perentorio per realizzare ed approvare in consiglio il nuovo piano urbanistico è previsto per fine 2018. Dopo non ci saranno più margini e tutto passerà nelle mani di un commissario ad acta che sarà inviato nel comune vesuviano al solo scopo di realizzare, al posto della politica, il necessario strumento urbanistico.
“Mi ripeto – ha dichiarato Giuseppe Annone – non penso che questa Amministrazione abbia intenzione di dare un Piano Urbanistico al nostro territorio e si capisce dalla zavorra burocratica dei nostri uffici, e dall’incredibile silenzio di chi governa.
Dispiace, perché la nostra città ha bisogno di regolamentazione e non di disorganizzazione territoriale, come appare chiaro dalla confusione edilizia, pubblica e privata, che ci sta colpendo. Senza PUC niente scuole, ufficio posta, strade, aree di aggregazione. In questo modo il futuro della nostra città è tragicamente segnato: diventerà ancor di più un paese dormitorio.
La cosa più grave è che fallendo la politica ci penserà un Commissario, esterno alla nostra realtà territoriale, a disegnare la nostra amata Città”.
Nel consiglio comunale del 6 settembre fu presa la decisione di redigere un nuovo Puc. Si stabilì che gli uffici competenti si sarebbero dovuti attivare per individuare un progettista e dare il via all’iter per la realizzazione. Purtroppo ad oggi tutto sembra essersi addormentato nelle stanze di via Aldo Moro. Non si parla più di Puc e intanto il 31 dicembre è sempre più vicino.
Filippo Raiola