I Militari, al bracconiere denunciato dalle Guardie Venatorie, hanno altresì ritirato il porto d’armi, altri tre fucili ed una pistola Beretta 7,65, legalmente detenuti nella sua abitazione
“Coloro che incorrono in reati venatori perdono il diritto di possedere armi e di esercitare l’attività venatoria – affermano Alessandro Gatto, Coordinatore Regionale del Servizio di Vigilanza WWF e Fabio Procaccini, Delegato Provinciale LIPU – richiamiamo tutti i seguaci di Diana alla lealtà venatoria e ringraziamo i Carabinieri per il loro particolare attivismo nel contrasto intenso al bracconaggio, piaga tristemente diffusa nel nostro territorio”.
“l’impegno del WWF, della LIPU e dell’ENPA, al fianco dei Carabinieri è massimo – dichiara Piernazario Antelmi, Delegato Regionale del WWF – registriamo però la quasi totale assenza delle numerosissime Guardie Venatorie delle Associazioni Venatorie, nella lotta al bracconaggio, anche se i cacciatori si professano i primi nemici dei bracconieri”