“Castellammare di Stabia non è lo sversatoio di nessuno. Adesso basta. Sul fiume Sarno e sulla plastica ed altro materiale che da giorni arriva alla foce è bene essere chiari: Castellammare di Stabia si sta facendo carico dell’emergenza mentre gli altri Comuni attraversati dal corso d’acqua si stanno voltando dall’altra parte”. Così il sindaco Gaetano Cimmino.
“Mi sarei aspettato – ha continuato il primo cittadino – dai sindaci dei territori a noi vicini e vicino alla foce, che sarebbero stati oggetto di danni irreparabili se non fossimo intervenuti prontamente, quantomeno un minimo di interessamento alla vicenda. Invece ho registrato solo indifferenza. Non ci siamo tirati indietro, non lo faremo mai e continueremo ad intervenire e a denunciare.
Arrivati a questo punto la Regione Campania, il Genio Civile di Salerno o chi per essi devono però intervenire con urgenza. Il danno ambientale che stiamo scongiurando può ripresentarsi da un momento all’altro. E senza un piano di manutenzione delle strutture per la raccolta dei macroinquinanti presenti lungo il percorso del fiume sarà sempre più difficile fare qualcosa.
Non si capisce per quale motivo la Regione ha ordinato di alzare la griglia nei pressi della foce del Sarno, per pochissimo tempo prima del nostro intervento, rischiando di vanificare gli sforzi fatti dal Comune di Castellammare in questi giorni. La griglia funziona, è stata ripristinata, e va abbassata ed utilizzata. Voglio ricordare a tutti che per la progettazione e la realizzazione di quella griglia sono stati spesi centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. Che senso ha tutto ciò?
Su tema del Sarno, dopo l’esposto in Procura a Torre Annunziata, non ci fermiamo ed in queste ore chiederemo alla Prefettura di Napoli un tavolo per l’emergenza con tutti gli attori coinvolti. Sarebbe un gravissimo errore lasciare impuniti i responsabili di una bomba ecologica da terzo mondo”.