Derby serale, giocato allo Squitieri di Sarno, che ovviamente si dipinge di bianco, data l’affluenza dei tifosi oplontini, prima bella sorpresa in questa partita che d’infuocata aveva solo la correttezza da ambo le parti.
Dal gruppo sarnese è uscito fuori uno striscione che fa loro onore “SALUTIAMO TORRE ANNUNZIATA” ed ovviamente gli applausi scroscianti dei torresi, hanno sottolineato ciò che dovrebbe essere una regola e non un’eccezione.
E poi la gara: i bianchi impongono un certo rispetto ed il ritmo della gara, pur non travolgente, s’incanala in una buona superiorità tecnico-tattica. Dal canto suo la Sarnese, disponendo di un ottimo organico di giovani, offre alcuni spunti in ripartenze agili, ma infruttuose. Primo tempo sul pari a reti inviolate e secondo tempo con il solito tourbillon di sostituzioni, dai piedi delle quali arriva lo spunto per Guastamacchia che manda in estasi le varie centinaia di aficionados giunti allo Squitieri.
Arriva il triplice fischio ed anche fuori casa, così come a Pomigliano, si ripete il “Bianchi Alè” e questo strano campionato senza lepri veloci, si muta in un batter di ciglio. E così anche lo scrivente fa una serena riflessione: se due settimane fa rischiavamo di giocare per i playout, con lacrimazioni abbondanti, oggi siamo a soli tre punti dal Taranto che sembrava essere la bestia nera: il bel gioco del Cerignola, non ha creato pathos, nè il Picerno ha fatto sfracelli.
Mannaggia a volte i ricordi mi assalgono. Penso al personaggio ciociaro di Nino Manfredi “FUSSE CHE FUSSE LA VOLTA BONA?” ma non fateci caso, io amo solo scrivere e spesso sogno. Lasciamoli lavorare, siamo solo all’inizio, poi si vedrà, tanto io quello che amo scrivere lo faccio serenamente, senza prendere ordini da nessuno, pechhè accussì è chiù bello
Ernesto Limito