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Chiusura tratta Ferrovie dello Stato, è scontro fra Torre Annunziata e Castellammare

Torre Annunziata vuole la chiusura, Castellammare di Stabia invece vuole che i treni continuino ad arrivare in città. E’ ormai scontro fra i due Comuni vesuviani per la tratta delle Ferrovie dello Stato che collega proprio i due territori. Gli oplontini, considerata la poca affluenza e i disagi alla viabilità, hanno chiesto a Rfi di chiudere la linea e sostituirla con un servizio su gomma. Questo comporterebbe ovviamente lo stop anche alla stazione stabiese di piazza Matteotti protetta in questi giorni da forze politiche e associazioni. Ma andiamo con ordine.

L’idea di Torre

Lo scontro parte in estate quando la giunta torrese approva una delibera con la quale chiede la soppressione della tratta Torre – Castellammare. Per far transitare i treni in direzione Stabia, bisogna chiudere diversi passaggi a livello nella zona di Rovigliano che di fatto bloccano la circolazione nella periferia a confine proprio con la città delle acque. Un quartiere, secondo cittadini e politici, ostaggio dei treni che spesso sono vuoti. Da qui nasce l’idea di chiedere la chiusura della tratta e proporre un servizio sostitutivo su gomma. Il tutto anche in vista della nuova uscita autostradale di Torre Annunziata che sarà collegata alla bretella: tutti i tir transiteranno per Rovigliano per raggiungere il porto. Avere la tratta attiva bloccherebbe la circolazione.

La risposta di Castellammare

Ma a Castellammare non l’hanno presa bene. Ovviamente. La stazione Fs rappresenta un privilegio che in pochi vogliono privarsi. Considerata l’inefficienza della Circumvesuviana, avere la Ferrovia è fondamentale. L’amministrazione comunale ha già fatto sapere che nell’immediato non sarà chiusa la stazione ma in futuro, puntando su una mobilità sostenibile, potrebbe essere valutata l’opzione. Da Rovigliano fino al centro città potrebbe essere posizionato un tram leggero che possa collegare la periferia nord con il cuore di Castellammare anche nell’ottica dei lavori del Grande Progetto Pompei.

Ma associazioni stabiesi e forze politiche di opposizione non sono dello stesso avviso: vogliono salvare la stazione. E’ partita infatti una raccolta firme sposata dal Movimento 5 Stelle stabiese mentre LeU ha già chiesto la convocazione di un consiglio comunale ad hoc. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il neo movimento DeMa che fa capo a Luigi De Magistris.

Lo scontro

Lo scontro è solo all’inizio. Castellammare e Torre continuano a litigare dopo la questione della griglia del Sarno (sposata solo dall’amministrazione Cimmino) e quella della seconda Foce fortemente ostacolata nel territorio oplontino e approvata invece in consiglio comunale a Castellammare. Due squadre di governo diverse (centrodestra e centrosinistra), due idee di politica diverse. Ed ecco che nascono i problemi.

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