Ercolano, all’eterna rincorsa di un rinnovamento unitario della comunità che puntualmente non arriva mai. Sono relativamente vicini i tempi in cui nell’auditorium del MAV (museo archeologico virtuale) l’attuale sindaco Ciro Buonajuto parlava agli ercolanesi in suggestivi comizi colorati in sottofondo dalla melodia “Gli Immortali” dell’artista Lorenzo Jovanotti. Tanto fumo poco arrosto soprattutto per le fasce più deboli del paese. Un concetto questo che ribadiremo sempre con forza nel rispetto della dignità e della qualità di vita di chi si trova ad essere ancora una volta relegato ai margini della società. D’altro canto le palesi anomalie non mancano : si grida alla tutela della legalità dal Palazzo di Città quando persistono all’interno dello stesso Comune 2 incompatibilità e una sentenza non eseguita.
Basta osservare con quanta abilità si è stati capaci di convincere la gente che di politica si potesse occupare chiunque, senza avere alcuna cognizione dell’argomento trattato ne competenze accademiche o lavorative tali da poter apportare benefici alla causa, per comprendere il caos creato ad arte da amministratori abili ad edificare un impero personale sui limiti di chi li circonda. Una storia vecchia come il mondo, un film già visto proprio a Ercolano : diretto e interpretato però da figure forse più abili e meglio inserite nell’humus per così dire “povero” della città. Ci chiediamo con quale criterio ad oggi siano stati dati alcuni assessorati, fior di quattrini regalati a persone di cui gli ercolanesi ignorano perfino l’identità, alcuni non più in carica, e soprattutto cosa di concreto questi individui abbiano prodotto per la cittadina degli scavi . Questi sono fatti e non inutili polemiche : lo scrivente tiene a precisare come sia quindi inutile da parte di qualche grosso esponente dell’attuale governo locale manifestare velatamente ostilità allo stesso riducendo il tutto ad una questione di lesa maestà. Lesa maestà che avrebbe portato qualcuno a mettere in discussione l’idoneità del narratore a svolgere ruoli di volontariato dopo aver seguito il relativo corso in materia di tutela ambientale. Beh, se siamo a questo punto francamente “libertà andiamo cercando che sì cara” e preferiamo umilmente collaborare al benessere della città da attenti narratori degli eventi.
Narratori pronti a lodare , parlano i pezzi, i meriti indiscutibili di tanti ercolanesi e a sottolineare come risorse professionali del calibro, solo per fare uno dei tanti esempi, dell’avvocato Loredana Gargiulo, siano state ridimensionate e messe in panchina da un PD composto in realtà da pochi eletti. A testimonianza di tale dato il comunicato ufficiale con il quale l’avvocato Gargiulo lasciava il PD per passare tra le fila del movimento “Sud Protagonista”. Si occupi di politica chi può vivere per e non di, si torni ad amare Ercolano per come è e non per quella che qualcuno vorrebbe far apparire, città in cui troppo spesso onesti lavoratori faticano a mettere insieme pranzo e cena, penalizzata da limiti logistici, politiche sociali inefficienti e scarsa fiducia nel pubblico. Della serie : avanti alla costruzione di un’Ercolano libera ideologicamente e aperta ai giovani, non alla colonia di stampo aristocratico-associativo che forse qualcuno vorrebbe edificare per arricchire il proprio curriculum vitae.
Alfonso Maria Liguori