Ancora chiusa la guardia medica di Striano

Ennesima promessa, compiuta con l'intento di salvare il salvabile alimentando polemiche, come al solito non mantenuta.

sanità guardia medica

Attendevamo tutti la riapertura, tanto proclamata, della guardia medica di Striano. Nel mese di settembre scorso l’Asl, informando il comune, ha chiuso il presidio sanitario aperto presso il centro sociale di via Marciano.

Tanti sono stati i disagi, soprattutto perché è stata una chiusura improvvisa. Secondo le comunicazioni dell’ente, i locali sono stati chiusi per permettere un adeguamento alle norme sanitarie previste dalla legge.

I lavori, a carico dell’Asl, sarebbero dovuti terminare nel mese di novembre per una spesa totale di circa 50 mila euro.

“E’ chiaro che ci siamo adoperati per avere la certezza che il Presidio Sanitario sarà riaperto entro il primo dicembre” dichiara la fascia tricolore strianese in una nota.

“Io capisco che fra circa otto mesi ci saranno le elezioni, che molti oramai soffrono di astinenza dal potere, ma tutti questi sciacalli e avvoltoi, alcuni con gli occhi strabuzzati, dove erano nascosti? In tanti anni – continua il sindaco – gli sciacalli che stanno lucrando su questa situazione non si sono neppure accorti che fra il comune e l’Asl, per l’uso dei locali di guardia medica, non esisteva uno straccio di contratto di fitto o comodato d’uso”.

Il sindaco nella passata consiliatura, seppur d’opposizione, era consigliere comunale. “Perché l’opposizione di allora non si è accorta della mancanza del contratto in quegli anni?” qualche cittadino ha chiesto perplesso.

A proposito di opposizione, i consiglieri comunali Luigi Gatti e Rosalia Storelli hanno richiesto, attraverso una semplice interrogazione del mese di settembre, che il primo cittadino e il consigliere delegato alla salute chiarissero in sede di consiglio comunale la questione della guardia medica. Nessuna risposta: il consiglio non si riunisce dallo scorso 31 luglio.

Contro l’amministrazione, per via del servizio di guardia medica, sono scesi in campo medici, consiglieri, ex consiglieri comunali e semplici cittadini che oggi, sperando nella promessa mantenuta, si sono recati al centro sociale.

Lasciamo perdere le solite polemiche politiche, guarda caso sempre alimentate dall’amministrazione. Qui la gente rimane “senza parole”, non come chi lo scrive e poi batte 2mila caratteri. Rimanere in silenzio, senza parole, di fronte a situazioni come la guardia medica è davvero impossibile.

L’importanza di un servizio come la guardia medica è fondamentale anche nel più piccolo centro abitato d’Italia. Ricordiamo che qualche anno fa, in un comune vesuviano, una donna fu salvata dalla guardia medica locale attraverso una semplice iniezione, persona che se avesse atteso il 118 o fosse stata trasportata in ospedale sarebbe passata a miglior vita.

La città non può più permettersi di raggiungere la vicina Poggiomarino per usufruire del servizio di continuità assistenziale. Oggi è il primo dicembre e la guardia medica è ancora chiusa. Gli anziani e non solo ancora non possono recarsi al centro sociale di via Marciano.

Ennesima promessa, compiuta con l’intento di salvare il salvabile alimentando polemiche, come al solito non mantenuta.

Raffaele Massa

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