È una partita di calcio e mentre in serie A c’è chi offende i morti, in questa serie D, una curva, spesso, ingiustamente maltrattata ed offesa, si rende partecipe di un atto meraviglioso. Finisce la gara e sotto la curva, c’è lo striscione con la foto di Pasquale Guida, di sua moglie e dei suoi bellissimi figli, morti nel crollo della palazzina alla Rampa Nunziante, nel luglio 2017.
Nel Gravina, ha giocato Michele Guida, nipote di Pasquale, che dai primi istanti del crollo, scavò con la nude mani, nella speranza di trovare in vita qualcuno. E la curva di quegli splendidi ragazzacci tutto cuore e passione, cosa fa? Chiama Michele sotto la curva, dandogli un’emozione che non dimenticherà mai.
Mi direte, si, vabbè ma la partita? E non è difficile parlarne, è finita 3 a 1, ma come lo stesso Squillante ha riconosciuto, la fortuna ha baciato i bianchi, quando Savini ha neutralizzato ben 2 azioni di Santoro, sullo 0 a 0. Il calcio è questo, una scatola ricca di emozioni che si riversano sugli spettatori presenti o lontani.
Dopo lo sciupio pugliese, i bianchi godono di un rigore (nel video), che Del Sorbo sa trasformare, spiazzando il portiere Vicino, poi Nives ed Ausiello portano a 3 le reti per i torresi e il bottino sarebbe potuto essere più pingue. Non finisce così, Santoro, dopo i due regali fatti, trova un pallonetto che viene applaudito dai presenti.
Il calcio, non è solo buttare la palla in rete, ma anche, vedere quel ragazzo torrese, tornare a Torre Annunziata per giocare contro il suo Savoia ed uscire dal campo piangendo.
Torniamo al campionato, la prossima trasferta è ad Altamura contro il team locale e se… famme sta zitto, ca è meglio.
Ernesto Limito