Il Gazzettino vesuviano | IGV

Fotografia: presentazione libro ‘Kurdistan Memories’

Per molto tempo il popolo curdo è stato dimenticato dalla storia. Solo recentemente è balzato al centro della discussione per la battaglia contro l’ISIS in Siria e in Iraq.

 

I Curdi sono una piccola minoranza che non ha mai avuto uno stato di appartenenza.

La popolazione è distribuita in varie nazioni come Turchia, Iraq, Iran e Siria.
Poche volte nella storia si è tentato di stabilire uno stato Curdo, uno di questi tentativi fu la Repubblica di Mahabad, durata purtroppo soltanto da gennaio a dicembre del 1946 in Iran.

Nel 2003, durante la seconda guerra del Golfo, la parte settentrionale del paese, quella abitata dai Curdi, fu dichiarata zona d’interdizione al volo. Da allora i Curdi hanno istituito una regione autonoma con un proprio parlamento, un proprio esercito e una propria bandiera.

Tuttavia, il Kurdistan iracheno rimane ancora dipendente dal governo centrale iracheno. Da quando il conflitto contro il cosiddetto Stato islamico è finito, la richiesta di indipendenza si è rafforzata, e nel settembre 2017, la società curda ha votato un referendum in cui la maggioranza delle persone ha mostrato la volontà di avviare un processo per diventare uno stato indipendente.

Nonostante ciò, la società curda non è omogenea e molti conflitti, come una guerra civile tra i due principali partiti politici negli anni ’90, hanno reso difficile raggiungere il cammino verso l’indipendenza e la stabilità generale.

Eugenio Grosso viaggia e lavora in tutto il paese, vivendo lì per circa 6 mesi. Il suo progetto, Kurdistan Memories, è una raccolta di diversi aspetti che compongono l’identità curda. Dalla politica all’economia, alla lotta militare, alla religione, all’occidentalizzazione e al patrimonio tradizionale.
Il libro è un resoconto dell’ esperienza vissuta dall’autore in questo contesto.

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