La Festa del Mandarino dei Campi Flegrei, giunta quest’anno alla settima edizione, nasce dalla necessità di rivalutare questo agrume dalle eccellenti proprietà nutritive e organolettiche che, da tempo, è stato sostituito da ibridi più facilmente edibili (tra cui la clementina dal sapore meno intenso ma più richiesto perché privo di semi) con conseguente abbandono della produzione.
La manifestazione è organizzata dall’associazione no-profit “L’Immagine del Mito” che agisce e opera su base assolutamente volontaria, con l’unica finalità di rivalutare il territorio dei Campi Flegrei mettendo in luce le qualità uniche dei prodotti, promuovendo tutti gli aspetti produttivi, creando così le premesse per un nuovo sviluppo dell’agricoltura e dei suoi derivati.
Il mandarino è un agrume di origine cinese che arriva in Italia, all’Orto botanico di Palermo, nel 1810 e dopo qualche anno, nel 1816, approda nel Real Orto Botanico di Napoli retto dal botanico Michele Tenore per acquisire la denominazione di “Citrus Deliciosa”. Da qui viene piantato, nel 1818, al Real Parco di Capodimonte, precisamente nell’Orto delle Delizie per allietare la tavola della famiglia reale dei Borbone in inverno.
Il 13 e il 14 dicembre, dalle 9.30 alle 14, l’appuntamento sarà nel Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore di Napoli (piazza San Gaetano) con la degustazione di prodotti a base di mandarino (panettone, marmellate, spremute, mandarinetto) preparati da rinomati pasticcieri e aziende agricole e la promozione della cosmesi al mandarino naturale: dall’acqua tonica per il corpo a bassissimo tasso alcolico al sapone da toilette e al profumo.
Parteciperanno anche gli allievi dell’istituto di agraria Giovanni Falcone di Licola con i conservati in barattoli e gli allievi degli istituti Rossini e Elena di Savoia che forniranno il servizio accoglienza.
La Festa sarà anche occasione di conoscenza e promozione di associazioni, centri culturali, scuole e piccole realtà produttive impegnate sul territorio per salvare questo pregiato agrume; ne è un esempio l’associazione “Terra Flegrea”, costituita da imprenditori impegnati nel valorizzare i prodotti di nicchia dell’agricoltura flegrea, pronta a immettere sul mercato derivati di ottima qualità: alcuni tipi di marmellata, succo, estratto alcolico destinato a far concorrenza al più famoso limoncello, babà immersi nell’estratto e “bagna” per dolci.
Dopo la collaborazione dello scorso anno con il Real Bosco Museo e Real Bosco di Capodimonte dove, a distanza di 200 anni, i mandarini continuano a crescere nel Giardino Torre all’interno del bosco, quest’anno la Festa del Mandarino dei Campi Flegrei è presente, invece, al MANN – Museo Archeologico di Napoli, il 13 dicembre in occasione della conferenza stampa sull’apertura della mostra dei tesori dell’arte della regione cinese del Sichuan “Mortali Immortali”.
Due eventi diversi fra di loro ma accomunati da un piccolo e gustoso frutto: il mandarino, simbolo di comunanza tra l’Italia, Napoli in particolare, e la Cina.
Grazie all’impegno del presidente Domenico Ferrante e del vicepresidente Sergio Pepicelli, “L’Immagine del Mito” è riuscita a ottenere dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l’inclusione del Mandarino dei Campi Flegrei e il liquore derivato nell’elenco dei prodotti tipici della Regione Campania (G.U. n.168/2015).
«Fino a circa sessant’anni fa – spiegano Ferrante e Pepicelli – venivano assegnate in dote alla propria figlia le rendite derivanti dalla coltivazione di questo agrume, poi gli agrumeti sono diventati rari perché trasformati in altre coltivazioni o distrutti per speculazioni edilizie. L’obiettivo, è recuperare questo prodotto locale, mettendo a reddito i piccoli agrumeti esistenti favorirne l’investimento in nuove piantagioni».
Rilevante, inoltre, l’aspetto gastronomico: chef stellati, bar e ristoranti dei comuni che negli anni hanno partecipato alla manifestazione inseriscono abitualmente nei propri menu ricette raffinate, sia dolci che salate, a base di mandarino. Infine liquore, da gustare freddo a fine pranzo, viene attualmente prodotto da diverse distillerie tra cui, in particolare, le distillerie Assunta Iacono di Sant’Angelo di Ischia e la distilleria Helios di Lucio Troise di Quarto Flegreo.
La Festa proseguirà fino al 16 febbraio toccando Lacco Ameno a Ischia il 28, 29 e 30 dicembre; Bacoli dove, il 12 e 13 gennaio 2019, si terrà la sfilata di moda delle allieve e allievi dell’Accademia della Moda Santa Teresa che, oltre a presentare gli abiti da loro liberamente ideati e realizzati, presenteranno anche la linea di moda “Estate Flegrea 2019” frutto di un lavoro di gruppo approntata con stoffe di pregio tinte a mano con coloranti naturali, secondo il metodo Shibori; il 2 febbraio farà tappa a Monte di Procida e il 16 febbraio, in conclusione, si terrà a Pozzuoli il consueto convegno sull’agricoltura sostenibile nei Campi Flegrei.