Due giorni fa, la Castellammare residuale e deteriore ha sopraffatto quella che invece sa tramandare le tradizioni della città in maniera civile.
Le indecenti immagini della pira illegale di via Savorito con l’inquietante messaggio contro i pentiti hanno fatto il giro del Paese, legando ancora una volta il nome della nostra città alla
camorra padrona e arrogante.
Ma mentre in periferia i camorristi sancivano il loro dominio sul territorio, in Villa Comunale migliaia di stabiesi vivevano pacificamente lo spettacolo di Enzo Avitabile e i successivi fuochi sull’arenile. Due realtà opposte ma purtroppo ancora conviventi; una minoranza delinquente e sguaiata che condiziona e oscura la maggioranza di persone perbene.
La politica non può restare a guardare, limitandosi a frasi di circostanza, esprimendo generico sdegno; quello che è accaduto è grave e reclama qualcosa di più.
Dobbiamo essere capaci di smuover le coscienze, di gridare a gran voce “Noi non siamo come loro!”, ed essere in grado di dare più forza all’altra Castellammare, quella che non ha niente a che vedere con la subcultura della camorra e dei suoi derivati.
L’ appello lanciato dalla parrocchia e dall’ associazione Gesù Buon Pastore del quartiere Moscarella, non solo è condivisibile, ma è la strada giusta da intraprendere.
Bisogna partire dalle periferie. Rimettere al centro i quartieri, non come slogan, ma come agire quotidiano.
Il rione Savorito-Moscarella ha perso risorse pubbliche per oltre 60 milioni di euro, una grande opportunità che avrebbe rappresentato un’ occasione di riscatto per il quartiere e per la città tutta.
Occorre far presto e lavorare per un futuro che è già domani. Recuperare risorse e progetti e inserirli all’ interno di un serio piano di investimenti.
Noi di Liberi e Uguali invitiamo politici, cittadini e associazioni ad una assemblea pubblica mercoledì 12 dicembre, alle ore 19, presso la nostra sede in via Gesù 29.