Squadra Mobile di Caserta coordinata dalla Dda di Napoli. Oltre a Teresa Esposito sono finiti ai domiciliari i suoi fratelli, Giovanni ed Eduardo, e la madre, Carmela Di Caprio.
Teresa Esposito era candidata con la lista Orientiamo Maddaloni a supporto del sindaco Andrea De Filippo, poi risultato vincitore alla tornata elettorale giugno. L’accusa é la corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. I voti per le amministrative venivano venduti a cifre tra 10 e 30 euro.
Non solo soldi e posto di lavoro: anche le cresime in cambio dei voti: emerge dalle intercettazioni telefoniche a carico degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione elettorale a Maddaloni coordinata dal pm Luigi Landolfi del pool antimafia diretto dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio. Il protagonista sarebbe un sacerdote di Arzano.