TrasportoUnito: le proposte al governo dal mondo dell’autotrasporto

Il sindacato autonomo “TrasportoUnito” ha presentato in assemblea le proposte formulate al governo per superare la crisi del settore.

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Dopo anni di sofferenze, di mancati investimenti e di parole a vuoto, torna tra le mani del governo un pacchetto di proposte per rilanciare il mondo dell’autotrasporto.

Presso l’Hotel Ferrari di San Vitaliano, il 9 dicembre 2018 il sindacato autonomo “TrasportoUnito” ha presentato in assemblea le proposte formulate al governo per superare la crisi del settore che rappresenta il 2% del pil italiano.

Attilio Musella, segretario regionale di TrasportoUnito, ha moderato il convegno illustrando una ad una le proposte del sindacato. Ad aprire però l’intervento una rappresentante del Fondo Sanilog che ha come scopo esclusivo la copertura totale o parziale per i lavoratori del costo di prestazioni di assistenza sanitaria, integrative e migliorative di quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale, ovvero ad esse collegate, sostenute dagli iscritti del fondo.

Fanalino di coda del fondo Sanilog è la regione Campania. Molte aziende iscritte sono collocate soprattutto nel nord e centro del Paese. La Campania rappresenta solo lo 0,9% degli iscritti, in particolare circa 60 aziende.

Tra i promotori dell’iniziativa il vicepresidente nazionale di TrasportoUnito Francesco Annunziata, imprenditore ottavianese del settore, e il segretario nazionale Maurizio Longo. Presente anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gennaro Saiello, sempre vicino alle problematiche del territorio e del settore.

Zone Economiche Speciali e porto di Napoli: l’opportunità di rilancio

Attilio Musella è intervenuto evidenziando come il pacchetto di proposte punti ad una visione strategica complessiva dove si guardi essenzialmente a trasporto, intermodalità, sicurezza come un’unica filiera. Ha illustrato delle proposte che vanno dal potenziamento delle Zone Economiche Speciali, aree che comprendono i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia e gli interporti di Nola e Marcianise, alla necessità di un intervento sulle norme che regolano il settore, alla ridefinizione dei rapporti con l’Unione Europea, di cui spesso si subiscono direttive.

Nel 2019 diversi fondi saranno utilizzati nel porto di Napoli e l’associazione vuole impegnarsi affinché il sistema portuale impieghi queste risorse nel miglior modo possibile, provando a dare una soluzione al continuo problema dei veicoli che restano per ore e ore di attesa in coda per il carico e scarico delle merci.

In rappresentanza del governo è intervenuto Gennaro Saiello, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle. “Sono venuto ancora una volta per ascoltarvi e poi portare le vostre istanze a Roma e in regione” dichiara il consigliere che già si è fatto promotore di alcune iniziative politiche a sostegno del mondo dell’autotrasporto.

Tra i punti dolenti emersi in quest’assemblea vi è l’assenza di lavoratori specifici all’attività di autotrasporto in quanto una gran parte di essi mostrano scarsa professionalità e quindi inesperienza, riscontrata dagli imprenditori. Pertanto la categoria oltre a mettere a disposizione le proprie aziende propone periodi di formazione affinché vi sia un incremento della professionalità. La proposta di TrasportoUnito prevede l’istituzione di imprese-scuola che attraverso agevolazioni fiscali possano diventare luogo di formazione di una classe esperta.

Maurizio Longo, segretario nazionale di TrasportoUnito, ha aperto il suo intervento sottolineando due aspetti riportati nel rapporto Censis, dove emerge che negli ultimi 17 anni in Italia solo il 20% dei giovani è riuscito a migliorare le condizioni economiche rispetto ai loro genitori e che le retribuzioni sono cresciute di appena 400 euro annui rispetto ai 5-6 mila di Germania e Francia. “Le sfide dell’innovazione e dello sviluppo sono di fronte a noi” ha dichiarato Longo. “Il settore dell’autotrasporto – continua – ha davanti una vera e propria rivoluzione, le nuove tecnologie, la fatturazione elettronica, l’introduzione del tachigrafo intelligente e tutta una serie di nuove conquiste sul piano delle innovazioni cambieranno radicalmente il rapporto tra aziende e imprese di trasporto”.

Nel mezzo del suo discorso ha aggiunto che bisogna ancora lottare, tante sono le conquiste fatte in questi anni, ma bisogna lottare perché ad esempio non basta indicare tempi certi di pagamento se poi non sono previste sanzioni per chi i tempi non li rispetta. Si ha poi una battaglia di mentalità da vincere: bisogna lottare la pigrizia dell’innovazione. Occorre stare al passo con i tempi, gli occhi non possono restare chiusi di fronte al nuovo che avanza.

“Sostenere lo sviluppo e gli investimenti nel settore dell’autotrasporto”

A chiudere i lavori l’imprenditore di Ottaviano Francesco Annunziata, vicepresidente nazionale di “TrasportoUnito”. Per il numero due del sindacato “è bellissimo ascoltare tante soluzioni, ma non dobbiamo dimenticare che nella pratica si riscontrano sempre difficoltà da affrontare quotidianamente”. Bisogna lottare per evitare che gli autotrasportatori siano sempre deboli verso la committenza. Occorre sostenere lo sviluppo e gli investimenti, anche in termini di infrastrutture ed inoltre bisogna snellire l’impianto guida-riposo poiché le lunghe soste, comprese le 45 ore, sono insostenibili a causa della mancanza di aree di sosta attrezzate. “I nostri lavoratori sono persone e per tale motivo hanno anche una famiglia da vivere”.

Concludendo è stata data libera parola gli intervenuti, dove domande precise e spigolose hanno trovato non solo posto ma anche risposte concrete da parte di relatori.

Raffaele Massa

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