La ricetta parte da un’idea semplice, che “inverte” la preparazione del dolce, così come lo conosciamo. Mentre solitamente è il babà a contenere il liquore (caratteristica, questa, che lo rende notoriamente “bagnato” e morbido) in Babà Re questo ordine viene rovesciato: il rhum contiene il dolce e il risultato è un elisir dal sapore sorprendente, ideale sia come fine pasto che come momento di pausa durante la giornata.
Oggi, quindi, il babà trova il suo posto meritato anche tra i liquori, grazie a Babà Re. A ideare la ricetta è Vincenzo Avitabile, imprenditore di Pompei, che dopo averla custodita gelosamente per qualche anno nel suo cassetto dei sogni, lo scorso settembre ha deciso di tirarla fuori avviando, dopo una breve fase di sperimentazione, la produzione di Babà Re.
E non è tutto: l’elegante bottiglia, accanto all’etichetta, reca con sé un piccolo babà (essiccato) che può essere utilizzato all’occorrenza anche come tappo, preservando la cremosità e il gusto del liquore. Tutto, dunque, è ispirato a questo dolce tanto amato in Campania e che durante l’anno è tra i protagonisti della tavola o dei momenti di convivialità.