Napoli: bomba esplode fuori storica pizzeria Sorbillo

Nessun danno a persone, solo all'ingresso della struttura. Cinque anni fa il locale di via Tribunali fu incendiato

“Chiedo a tutti i pizzaioli e sopratutto ai napoletani di essere uniti contro chi vuole mandarci via dalla nostra città. Il 17 gennaio è la giornata mondiale del pizzaiolo. Un’occasione importante per manifestare l’unità
della nostra categoria e la piena affermazione della legalità.
Per quanto mi riguarda noi riapriremo prestissimo la pizzeria. Non ci facciamo intimidire” sono le parole di Gino Sorbillo alla Radiazza con Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli dopo che stanotte una bomba ha fatto esplodere l’ingresso del suo locale a Via Tribunali.
“E’ un chiaro avvertimento criminale contro Gino Sorbillo e contro tutti quegli imprenditori puliti che hanno deciso di investire e vivere a Napoli. Sono giorni – dichiara il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli storico amico di Gino Sorbillo
– che commercianti e imprenditori di Napoli e provincia sono colpiti da episodi simili.
Chiedo al Questore di Napoli di seguire personalmente le indagini per arrivare ad assicurare alla giustizia i responsabili della bomba esplosa stanotte all’ingresso della sua pizzeria a Via Tribunali. 7 anni fa la stessa pizzeria fu incendiata e non furono mai scoperti i colpevoli.
Questa volta le telecamere dovrebbero offrire un valido aiuto assicurare alla giustizia questi delinquenti che sono visibili chiaramente. Grazie al fatto che all’ingresso della pizzeria c’è un cancellone di ferro si è evitata la tragedia. Infatti all’interno della pizzeria la notte c’è un servizio notturno di guardiania. Se non ci fosse stata questa protezione il vigilantes poteva essere colpito in modo gravissimo.
Per sabato mattina la Radiazza, diverse associazioni e i Verdi hanno deciso di organizzare una passeggiata per via Tribunali a sostegno della famiglia Sorbillo e chiede al Prefetto, al Questore di Napoli, ai vertici dei Carabinieri, della Polizia Municipale, al Sindaco, al Presidente della Regione, al Presidente della Municipalità e a tutte le forze dell’ordine, istituzioni e sopratutto ai cittadini di partecipare per ribadire che il quartiere e il territorio non si fanno intimidire e non abbassano la testa davanti ai criminali.
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