Giungerà il 30 gennaio prossimo, in consiglio comunale, il piano urbanistico del comune di Striano.

Si tratta probabilmente di uno degli ultimi provvedimenti dell’amministrazione guidata dal sindaco Aristide Rendina, con il quale sarà messa la firma agli ultimi cinque anni di governo cittadino.

La seduta della civica assise, convocata dal presidente Santolo Sorvillo, si terrà alle ore 18.00 presso la casa comunale.

“L’adozione del PUC – commenta il primo cittadino Rendina – rappresenta per l’amministrazione un traguardo difficile da raggiungere e nel contempo uno dei passi più importanti e decisivi per le sorti del territorio.

Il piano che porteremo in consiglio è un PUC essenzialmente di servizi per il territorio: zero cubature per edilizia residenziale, possibilità di edificare cubature per edilizia commerciale, artigianale, ristorazione e alberghi.

Questo PUC partirà dalla realizzazione della stazione Vesuvio Est e prevede uno sviluppo nel settore turistico – alberghiero, un modo equilibrato nell’interesse dell’intera collettività senza privilegi per nessuno”.

Importante anche la programmazione dell’area 219: “Si prevede – commenta il sindaco – una metà di cubature per housing sociale e l’altra metà di edilizia pubblica e tanto verde attrezzato, una scelta che qualifica il disegno politico e urbanistico dell’intero PUC”.

Conclude la fascia tricolore: “Penso che al di là delle appartenenze politiche questo piano va analizzato obiettivamente e adottato nell’interesse economico e sociale del paese”.

La bozza del nuovo PUC è ancora sconosciuta. Sono disponibili però gli atti del preliminare di piano, approvati qualche anno fa, sul sito comunale.

L’approvazione del piano urbanistico comunale aveva già suscitato, nei mesi scorsi, l’intervento dei tecnici strianesi e di alcuni esponenti politici. Sicuramente, dopo tante sedute di consiglio comunale vuote, l’aula di palazzo Marino tornerà a riempirsi di cittadini, curiosi e interessati.

Raffaele Massa

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