“Più di un anno fa il governatore De Luca fece approvare una legge (n.3 del 20 gennaio 2017) che stabiliva la rinuncia facoltativa di parte degli stipendi di consiglieri, assessori e dello stesso presidente della giunta regionale da destinare alle politiche sociali e della famiglia.
Nello scorso mese di aprile, a un nostro question time l’allora assessore D’Alessio ci rispose in aula che nessuno mai, a partire dallo stesso De Luca, aveva ancora destinato neppure un centesimo. Oggi, a quasi 25 mesi di distanza, abbiamo scoperto che si
trattava di un vero e proprio bluff che serviva a De Luca per sbandierare quella legge come uno dei tanti slogan della sua eterna campagna elettorale.
Non solo, infatti, ad oggi nessuno, dai consiglieri di maggioranza, ai componenti della giunta, allo stesso governatore, non si è tagliato un euro del suo stipendio, ma che non esiste neppure alcuna procedura di attuazione. Dunque, se qualcuno volesse destinare parte del proprio stipendio approfittando di quella legge, scoprirebbe che non può farlo in quanto non è mai stato istituito alcun capitolo di bilancio su cui far confluire gli importi”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“L’assurdo è che De Luca, oltre a promozionare una legge che di fatto è come se non esistesse, continua ad attaccare noi consiglieri regionali M5S, sostenendo che non ci siamo mai tagliati lo stipendio. A questo autentico bugiardo ricordiamo che siamo gli unici ad essersi tagliati lo stipendio e che in tre anni e mezzo abbiamo accantonato la somma di 610mila euro.
Di questi, 268mila euro li abbiamo destinati al bando Facciamo Scuola, attraverso il quale abbiamo finanziato 27 progetti di altrettante scuole, 106mila euro per il ripristino dei laboratori dell’istituto Rampone di Benevento, danneggiato dall’alluvione, 33mila euro per acquistare un ecografo e due concentratori di ossigeno donati all’ospedale Loreto Mare, grazie ai quali sono state e continueranno a essere salvate vite umane.
Veri provvedimenti di politiche sociali, nulla a che vedere con quella leggina a cui non crede neppure lo stesso De Luca, se è vero che non si è tagliato un centesimo né si è preoccupato che fosse resa attuativa una legge pensata solo per farne un annuncio da campagna elettorale”.