“Attenzione!” È questo il grido di allarme di Cittadini X Volla e di Andrea Viscovo

"Il PUC deve essere realmente partecipato e non essere realizzato con modalità massoniche"

“Il PUC deve essere uno strumento per dotare Volla di servizi indispensabili e non per realizzare una “Volla 2″ con palazzoni di 15 metri nelle attuali zone agricole”.

Dopo aver rivelato di un incontro tenutosi al Comune con l’incaricato alla redazione del PUC, ing. Ferrigni, e senza la partecipazione del responsabile dell’Ufficio Tecnico, Viscovo ha chiesto di ricevere copia dei verbali dell’incontro e di conoscere le modalità di invito dei partecipanti.

“Ad oggi non abbiamo ricevuto nulla, tuttavia sappiamo che a questo tavolo erano presenti solo 4 tecnici vollesi e uno sparuto gruppo di cittadini privati vicini a questa amministrazione e qualche consigliere di maggioranza.

Il PUC – commenta Viscovo – deve essere realmente partecipato e non essere realizzato con modalità massoniche. Bisogna seriamente coinvolgere tutte le parti sociali, i cittadini, le associazioni e TUTTI i tecnici del territorio attraverso manifestazioni pubbliche così come prevede la legge e come ha fatto chi in passato ha provato ad adottare un nuovo Piano regolatore”.

Molti comuni stanno adottando modalità di partecipazione innovative coinvolgendo i cittadini. A quanto pare Volla non è partita con il piede giusto.

“Se si pensa ancora di concentrare le volumetrie solo in alcune zone e lasciare indietro i piccoli proprietari che da anni attendono pazienti daremo battaglia in tutte le sedi possibili.

Confido nel senso di responsabilità che riconosco in molti consiglieri di maggioranza. Soprattutto i giovani dovrebbero avere fortemente a cuore le sorti di questa città che negli ultimi 25 anni è stata mortificata.

Il numero delle unità abitative dovrà essere spalmato equamente su tutto il territorio e le zone dove ancora c’è uno spicchio di verde destinate ad essere polmone della città. Scegliere, poi, con attenzione dove creare servizi come centri sportivi e sociali.

Sono certo – conclude Viscovo – che nessuno vorrà vedere lotti di terreno, magari oggi agricoli, dove poter costruire 25 appartamenti a discapito di quel verde ormai bistrattato da anni”.

F. R.

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