“La differenziata oggi si attesta poco sopra al 54%, una percentuale non ancora soddisfacente ma di gran lunga superiore al 49% che due anni fa emergeva nell’ambito della variazione di bilancio approvata con delibera del 27 luglio 2017 in consiglio comunale. – ha ricordato Stefania Amato – Ebbene, un ex vicesindaco che si vanta di aver ridotto le tariffe della Tari dimentica, o forse finge di dimenticare, che quella stessa variazione di bilancio costringeva il Comune a pagare 250mila euro per sopperire ad un suo errore di calcolo. Un errore di calcolo che ha causato un bagno di sangue per tante famiglie che ancora oggi pagano le conseguenze di quella gestione scellerata. Non accettiamo lezioni da chi ha recentemente occupato una posizione di rilievo a Palazzo Farnese lasciando la città nello sfascio più totale. I cittadini sono stanchi di ascoltare le frottole del maestrino Di Martino, che mente sapendo di mentire.
Da parte nostra, siamo consapevoli che si può e si deve migliorare. Stiamo valutando l’ipotesi di avviare un’azione legale in sinergia con altri Comuni della Città Metropolitana di Napoli per contestare gli incrementi tariffari della Sapna. Nel frattempo continueremo ad impegnarci per venire incontro alle esigenze dei cittadini e ridurre la pressione fiscale, monitorando costantemente, in cooperazione con l’assessorato all’ambiente, il rispetto del capitolato d’appalto da parte della ditta preposta al servizio. Le chiacchiere e le menzogne dei soliti noti non ci destabilizzeranno. Castellammare ha bisogno di un’azione seria di rilancio e di una programmazione chiara e lungimirante, non certamente delle bugie di chi ha prodotto danni incalcolabili in città”.