Dal 28 febbraio, al teatro San Ferdinando di Napoli, va in scena “Il Paese di Cuccagna”, ispirato all’omonimo romanzo di Matilde Serao (v foto), adattamento e regia di Paolo Coletta; interpreti: Michelangelo Dalisi, Gennaro di Colandrea, Carlo Di Maio, Ivana Maione, Alfonso Postiglione, Antonella Romano, Federica Sandrini, Eduardo Scarpetta, Antonella Stefanucci e Annarita Vitolo. Le musiche sono dello stesso Colletta ed eseguite dal vivo da “Ondanueve String Quartet”; la produzione è del “Teatro Stabile e del-Teatro Nazionale.
La Serao (Patrasso, marzo 1856 – Napoli, luglio 1927) è stata scrittrice e giornalista, prima donna italiana ad aver fondato e diretto quotidiani: il “Corriere di Roma” poi “Il Mattino di Napoli; candidata più volte al Premio Nobel per la letteratura. La trama de “ Il paese di cuccagna è ambientata a Napoli ed il protagonista, è il gioco del lotto, dannoso nei suoi fattori sociali e sugli effetti che ,a volte, possono portare l’uomo in rovina e, in aggiunta, la povertà non ostacola la caparbietà.
La scrittrice aveva manifestato la medesima opinione già nella sua opera “Il ventre di Napoli.” Nella versione teatrale si inserisce la musica e il canto, che accompagnano le storie dei protagonisti di, cui il regista isola le vicende particolari. Difatti Colletta predilige i fatti dei personaggi del romanzo, con i loro comportamenti, attraverso cui li condurranno per una strada disastrosa, al contrario della figura convenzionale di Napoli, che oggi viene da tanti definita “del Vesuvio e della pizza”.
FEDERICO ORSINI