Napoli, sequestrati circa 400mila euro a uomini dei Vanella Grassi

Gli agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli ai sensi della normativa antimafia

Nell’ambito di complessa attività d’indagine di natura patrimoniale, tesa all’aggressione dei patrimoni di mafia, gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura partenopea hanno dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli—Sezione Misure di Prevenzione- ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di: Antonio Magnetti nato a Napoli il 13 giugno del ’64.

L’uomo, attualmente detenuto in carcere, è persona di elevatissima pericolosità sociale, qualificata dalla strumentalizzazione della forza intimidatrice derivante dal vincolo di appartenenza (con importanti funzioni nel settore della vendita di sostanze stupefacenti) alla sanguinosa organizzazione camorristica denominata “clan Di Lauro” la cui violentissima contrapposizione armata con altri sodalizi per la gestione delle attività criminali ha insanguinato per anni la vasta area territoriale comprendente i quartieri cittadini di Scampia e Secondigliano, e i limitrofi comuni di Arzano, Casavatore, Melito e Mugnano.

L’uomo è destinatario di vari provvedimenti dell’A.G., tra cui un provvedimento di cumulo pene che lo condanna alla pena complessiva di 16 anni, 7 mesi e 6 giorni di reclusione emesso il 9 dicembre del 2015 dalla Procura Generale della Repubblica di Napoli, per i reati di associazione di tipo mafiosa, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento, evasione dalla misura degli arresti domiciliari, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

Il decreto di sequestro del Tribunale di Napoli, emesso in accoglimento di un’articolata proposta del Questore pro tempore, formulata a seguito di complessa e prolungata attività investigativa svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, ha disposto il sequestro dei seguenti beni mobili e immobili, intestati all’uomo o a suoi congiunti, poiché beni costituenti il reimpiego dei proventi delle rilevanti attività illecite poste in essere dal 54enne.

– Due appartamenti ubicati alla Via Vanella Grassi (quartiere Secondigliano).

– Un appartamento ubicato alla via Dante, Vicoletto Grassi (quartiere Secondigliano).

– Un’autovettura di recentissima costruzione marca FIAT tipo “500X”.

Il valore globale dei beni sottoposti a sequestro ammonta a circa quattrocentomila euro.

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