Il 14 ottobre scorso nel quartiere Bovisasca a Milano oltre 16mila metri cubi di rifiuti plastici vanno in fumo. Dal rogo del sito di stoccaggio abusivo si sprigionò un’enorme nube nera visibile da chilometri e per molti giorni l’aria si rese irrespirabile nella zona ed i miasmi arrivarono fino al
centro della città. Questo incendio avrebbe fruttato ai soggetti coinvolti un guadagno illecito di 1milione di euro.
Dopo quattro mesi di indagini della Dda di Milano, dalle quali è stato ricostruito un vasto traffico di rifiuti dalla Campania (in particolare rifiuti domestici di Napoli e Salerno) verso la Lombardia, la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in diverse regioni nei confronti di 15 persone.
I reati sono quelli di traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni. Nel rogo andarono distrutte ‘ecoballe’ che recavano la sigla 0191212 che corrisponde alla raccolta cittadina proveniente da Napoli e Salerno.
I rifiuti dovevano essere smaltiti presso gli impianti campani di rifiuti speciali o presso l’inceneritore, invece sono stati dirottati in territorio lombardo, grazie anche a ditte di trasporto e autisti compiacenti, e ammassati in enormi
capannoni dell’area metropolitana milanese, vuoti ed inutilizzati a causa della crisi economica. Affidato a società terze intestate a prestanomi, il flusso di ‘monnezza’ sud-nord ha garantito un enorme risparmio sui costi di smaltimento.
Individuati i titolari della discarica abusiva ed i responsabili del traffico illecito che riguarderebbe almeno 37mila metri cubi di spazzatura. A capo dell’organizzazione, diffusa su tutto il territorio nazionale, c’era Aldo Bosina 55 anni amministratore della Ipb Italia s.r.l., azienda affittuaria dell’area usata per lo stoccaggio.
Agli arresti anche Giancarlo Galletti, direttore del deposito, Mauro Zonca amministratore della società. In manette anche Massimo Sanfilippo amministratore della Winsystem Groups srl, figura di intermediario nella gestione dei flussi di rifiuti; Pietro Ventrone, 35 anni di Maddaloni (Caserta), amministratore della Waste Solution srl, altra figura di intermediario che gestiva anche la Gea Log srl impresa dii trasporti che organizzava i camion diretti verso i siti di stoccaggio al nord.
Dall’inchiesta emerge la figura chiave di Valentino Bovini camionista della Gea Log che di fatto ha contribuito, con i sui movimenti, alla localizzazione delle aree dove sarebbero state stoccate le enormi quantità di rifiuti provenienti dalla Campania. In manette anche Joskwa Colombo amministratore di diritto della Winsystem Groups.
Vian