In un’ operazione congiunta polizia di stato, squadra mobile ed arma dei carabinieri è stato catturato il superlatitante Marco Di Lauro.
Il super boss si nascondeva in un appartamento di via Emilio Scaglione a Chiaiano. Alla vista delle forze dell’ordine non ha opposto resistenza. Di Lauro era latitante dal dal 7 dicembre 2004 quando sfuggì al maxi blitz di quella che fu la “notte delle manette”. Allora avena solo 24 anni e in questi 14 anni è stato ricercato tra Asia, Sudamerica ed Europa, ma era proprio a Napoli.
E’ il quarto figlio di Paolo di Lauro, soprannominato “Ciruzzo o’ milionario”, fondatore del clan camorristico di Secondigliano, figurava nella lista dei 30 latitanti più pericolosi.
“Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza”, ha detto il questore di Napoli Antonio De Jesu. Era in casa che mangiava mentre la compagna sbrigava le faccende di casa. Al momento dell’arresto è sembrato preoccupato soprattutto per la sorte dei suoi gatti. Nell’appartamento non troppi soldi, nessuna arma e soprattutto nessuna vedette a sorvegliare gli accessi.
A tradire il boss di Scampia l’omicidio della 33enne questa mattina a Marano. L’omicida, ex marito della donna era uomo di Di Lauro e abitava vicino al nascondiglio del latitante. Quando si è sparsa la voce dell’omicidio gli uomini di Di Lauro sono entrati in fibrillazione. Le loro intercettazioni telefoniche hanno portato le Forze dell’Ordine fino al nascondiglio dell’ormai ex latitante.
Di Lauro era ricercato per associazione di tipo mafioso e tanto altro: sul suo capo pende un ergastolo per l’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente ucciso per errore nel gennaio del 2005 nell’ambito della prima faida di Scampia. Dalla fine del 2006 era ricercato anche in campo internazionale e faceva parte dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità, in Italia al secondo posto dopo Matteo Messina Denaro.
Oltre 150 uomini delle forze dell’ordine che hanno portato un vero e proprio assedio al quartiere dove da tempo l’uomo di nascondeva, in via Emilio Scaglione 424, a pochi chilometri dal suo “regno” di Secondigliano.
Soddisfatto per la cattura anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris.
Anche SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALITA’ esprime una grande soddisfazione per l’importante operazione di polizia congiunta con la quale è stato arrestato il latitante Marco Di Lauro. Un ringraziamento speciale al sig. Questore di Napoli ed ai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e ai loro uomini, che, con discrezione ed efficacia, hanno condotto la delicata ed importantissima operazione di oggi. La Procura distrettuale antimafia di Napoli, diretta dal dott. Melillo, ha coordinato l’operazione e ne ha determinato il successo puntando sul raccordo sinergico di tutte e tre le forze di polizia in campo. “Questo modo di operare – ha dichiarato Luigi Cuomo, presidente di SOS IMPRESA– segna un utile potenziamento di tutti gli sforzi operativi che ognuna delle tre polizie compie ogni giorno. Con questo risultato cresce la fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine e nella magistratura inquirente ed è nostro auspicio ed impegno che contribuisca a far crescere il livello di collaborazione di tutti per l’affermazione della Legalità e della Giustizia a Napoli e nella sua provincia”.