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Campania. Primarie PD: Zingaretti si conferma, Leo Annunziata nuovo segretario regionale

Circa 90mila votanti, 50mila solo a Napoli, per queste primarie del Partito Democratico che hanno stabilito la vittoria di Nicola Zingaretti a segretario nazionale del partito. Seppure con meno nettezza in confronto

 

ai dati del resto del paese, in regione fino all’ultimo c’è stato un testa a testa con il candidato Martina appoggiato da Vincenzo De Luca, il presidente della regione Lazio si conferma in testa.

Un’affluenza discreta, con file ai seggi nella città capoluogo, che in questo periodo di crisi della partecipazione ai momenti elettorali è un segnale positivo. Zingaretti, non senza sorpresa, a Napoli riesce ad avere il 70% dei consensi, ribaltando i pronostici della vigilia.

Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda l’elezione del segretario regionale. Qui a dominare è stato Leo Annunziata, sindaco di

Poggiomarino, uomo di Maurizio Martina e sostenuto in regione dal presidente De Luca, dal figlio Piero e da Mario Casillo e Raffaele Topo. Ha avuto la meglio  su Armida Filippelli e Umberto Del Basso De Caro.

A Poggiomarino, feudo di Annunziata, su 677 votanti, Martina ha avuto 389 voti, Zingaretti 196, Giachetti 36. Ancora una volta le indicazioni di De Luca e dei suoi fedelissimi in Campania hanno avuto un forte peso facendo capire in modo chiaro, se ancora ce ne fosse stato bisogno, chi è che determina le sorti del partito in regione.

Queste le dichiarazioni del neo-segretario Annunziata dopo la vittoria: “La cosa fondamentale per il Pd della Campania è tacitare il logorio interno. Far fare ai nostri candidati una campagna elettorale per le prossime europee serena; così sono sicuro che saremo riconosciuti come alternativa credibile a questo governo”.

“Quella di ieri – ha continuato Annunziata – è stata una giornata positiva. Con la grande partecipazione alle primarie, il popolo del Pd si dimostra più che vivo, in tutta Italia e in Campania. Sarà un Pd che terrà poco conto delle componenti. Un Pd unitario, che guarda al futuro. Non possiamo più attardarci: non è più tempo per le polemiche interne, dobbiamo solo attrezzarci per confliggere con questo governo. Il popolo delle primarie ci chiede questo”.

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