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Terra dei Fuochi: Corte Strasburgo processa l’Italia

La Corte di Strasburgo dopo aver analizzato i ricorsi presentati da associazioni e abitanti della così detta ‘Terra dei Fuochi’ presentati tra il 2014 ed il 2015 ha deciso di procedere contro il governo italiano. I ricorsi accolti in via

 

preliminare, a cui si associa la richiesta al governo di alcune informazioni per avviare il processo, riguardano la denuncia  contro lo stato per aver violato il diritto alla vita sancito dalla convenzione europea dei diritti umani.

I cittadini hanno denunciato anche che le autorità erano a conoscenza del rischio reale per le persone causato dalla combustione dei rifiuti tossici nelle discariche abusive disseminate sul territorio, ma che niente è stato fatto per ridurre il pericolo.

Alla notizia non si è fatta attendere la dichiarazione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “siamo molto lontani rispetto ai fatti contestati nel 2014 dinanzi alla Corte di Strasburgo. Prima ancora che nel ruolo di ministro, ho lottato contro la Terra dei Fuochi e per la tutela dei cittadini come generale dei Carabinieri.

Questo Governo da subito è sceso in campo con un piano d’azione concreto, e dalla partecipazione a due comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza, a Napoli e Caserta, è emerso che il numero dei roghi è in diminuzione, così come la dimensione. Questo significa interventi più tempestivi ed efficaci, visto che la catena degli interventi e delle responsabilità è stata chiarita”.

“Sono sempre stato lì, in quel territorio a rappresentare questo grande dramma – aggiunge il ministro –. Oggi la Terra dei Fuochi è diventata un simbolo di quel territorio e di tutti quei casi dove c’è un’aggressione ambientale alla natura e alla salute delle persone. Questo atto avviato dalla Corte di Strasburgo ci conferisce maggior forza”.

“Alcuni atti sono stati già avviati, come il patto d’azione per Terra dei Fuochi; la norma del Decreto Sicurezza che individua i percorsi di tutela da incendi delle piattaforme di rifiuti; la legge Terra Mia, che affronterà le vicende delle Terre dei Fuochi e quei siti orfani di tutela. A tale scopo, nel piano di stabilità ho fatto inserire delle risorse, dunque, qualcosa si sta muovendo. Questa condanna a carico dell’Italia ci dà la forza per dimostrare che stiamo facendo qualche cosa. Giusto fare quelle indagini per poi avere il coraggio di cambiare le cose”

 

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