E così dichiarano i giovani scesi in piazza: “la terra dei fuochi, seppur rappresentativa della crisi ambientale regionale, è solo uno dei tanti casi di devastazione e potrebbe essere affiancata tranquillamente dalle politiche sulle grandi opere inutili come tav, tap e tante altre.
Oggi siamo qui per dire basta e riappropriarci del nostro futuro, un futuro sano e pulito, contro tutti coloro che sfruttano la terra, speculano sull’ambiente e distruggono non solo il nostro territorio ma anche la nostra salute. Chiediamo a gran voce, insieme alla realtà nazionale Fridays For Future, che i ricchi, proprio coloro che hanno dato il via al biocidio, paghino per ciò che fanno tutti i giorni nei confronti del nostro habitat”.
E. I.