L’idea nasce dalla passione dell’archeologo ravellese Alessio Amato che, dopo aver sperimentato per qualche anno una formula più ristretta, ha deciso insieme al suo nutrito staff di collaboratori, di fare il grande passo. “Quest’estate – dice Alessio Amato – il Birra Ravello Cup cambierà pelle conservando lo spirito che lo ha animato fin dal principio, coinvolgendo tutti i comuni costieri più Agerola”. Da semplice torneo di calcio a 5, il primo in costiera a utilizzare il sistema fantacalcio, il progetto è cresciuto fino a diventare una realtà affermata prima a Ravello, poi anche a Scala. Lo dimostrano i 156 iscritti della scorsa edizione residenti non solo in Costiera.
Ovviamente il programma sarà molto più articolato rispetto al passato con l’aggiunta di 15 nuove discipline sportive. E, ad essere protagonista, non sarà solo lo sport, ma anche la eventi di natura culturale e di educazione allo sport condotti dal dietista-oncologo dottor Augusto Iazzetta.
L’intento è di offrire ai partecipanti la possibilità di competere, di divertirsi e, perché no, di abbattere i confini dei vari paesi e confrontarsi grazie ad uno dei linguaggi universali, capace di mettere d’accordo tutti attraverso regole semplici: lo sport.
“Vorrei ringraziare – chiude Amato – chi ha sostenuto immediatamente il progetto, in primo luogo il comune di Ravello per gli sforzi di ripristino dell’area sportiva sulla spiaggia di Castiglione e la Rebellum, associazione sportiva e culturale molto attiva sul territorio da diversi anni. Grazie anche a quelli che hanno messo a disposizione le aree sportive da essi gestite a titolo gratuito. Si tratta di un’avventura tutta ancora da scrivere. Ma sarà entusiasmante farlo con l’aiuto di quelli che stanno lavorando fin da adesso alla realizzazione del progetto e di quelli che si aggregheranno strada facendo. Stiamo facendo di tutto per consentire che la partecipazione degli atleti al Birra Ravello Cups sia totalmente gratuita”.