Teatro. A Pompei “I fiori del latte” di Eduardo Tartaglia

Interprete  dello spettacolo è Biagio Izzo, attore e  showman  napoletano, che, insieme agli altri interpreti, porta in palcoscenico la terra dei fuochi

Il 29 e 30 marzo, al teatro  Mattiello  di Pompei, è di scena Biagio Izzo, nello spettacolo  “I fiori del latte” di Eduardo Tartaglia; l’autore diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica del teatro

 

Bellini di Napoli, inizia il suo iter artistico come attore, regista ed autore. Nel 1995 diventa socio di  Renato Carpentieri, esperto del palcoscenico,  per la Cooperativa “Libera Scena Ensamble”,  in cui è protagonista di un teatro sperimentale che culmina nella messinscena di  “Chi arde per amor… si scotta e suda”, ottenendo  consensi  di pubblico e di critica. E’ anche autore del musical “Emozioni”, messo in scena con la direzione di Sergio Japino; debutta nel cinema  con “Il mare, non c’è paragone”.

Interprete  de “I fiori del latte è Biagio Izzo, attore e  showman  napoletano, che, insieme agli altri interpreti, porta in palcoscenico la terra dei fuochi (che nel racconto scenico prende un altro nome). Di Izzo è nota la sua comicità: lo troviamo oltre che in  teatro, in TV e nel cinema. Negli ultimi tempi, è entrato nella Compagnia teatrale di Vincenzo Salemme, aggiungendo altri successi.

“I fiori del latte” affronta problemi che oggi sono all’ordine del giorno, infatti narra la vicenda di due cugini, i quali impiegano i loro risparmi per creare un caseificio, che dovrà nascere nella terra citata, con tutti i crismi della legalità. Ma poco tempo prima della inaugurazione, cominciano i guai, per il ritrovamento in loco di due bidoni di rifiuti pericolosi. Sarà l’ex fidanzata di uno dei due soci a sciogliere i nodi della incresciosa situazione, che ha travolto i due cugini, i quali  si sono sacrificati  per realizzare un’attività rispettosa della giustizia sociale; un argomento che calza bene con le cronache di oggi.

FEDERICO ORSINI

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