Un enorme incendio, scoppiato verso le 13,00 di oggi, ha completamente distrutto i capannoni che ospitavavo diverse attività industriali tra cui un cantiere navale situato nei pressi di via provinciale Schito, a Rovigliano, lungo gli argini del fiume Sarno, a qualche centinaia di metri dallo stabilimento farmaceutico Novartis. Nel pieno dell’espandersi delle fiamme sono state udite violente esplosioni che hanno mandato in frantumi i vetri della struttura.
Il rogo pare si sia sviluppato in un deposito di cosmetici presente nell’area industriale in questione. Da questo si è poi propagato sino a raggiungere i luoghi del cantiere navale.
I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme sul tetto, ma a bruciare senza tregua il luogo da dove le fiamme sono partite.
Solo l’intervenuto di un elicottero dei Vigili del Fuoco di Salerno accorso a supporto è riuscito a far sì che le squadre di caschi rossi giunti da Napoli e Castellammare siano riusciti ad avere la meglio sulle fiamme. L’elicottero innalzatosi dai prati dell’industria farmaceutica ha riversato acqua marina sul focolaio effettuando diversi viaggi di rifornimento in mare.
Gli operai del cantiere nel frattempo sono riusciti a mettere in salvo le barche, ma macchinari ed utensili, oltre al legno, utili alla fabbricazione erano proprio sotto il tetto completamente andato a fuoco. I responsabili del cantiere navale hanno poche speranze sulla possibilità di recuperare quanto era stipato proprio nei piani alti del grande capannone.
Dall’incendio si è sprigionata una enorme nube nera, visibile da chilometri, che è stata spostata velocemente dal vento forte in direzione Torre Annunziata.
Nell’aria è forte l’odore acre di materiali plastici e chimici, tra cui solventi, smalti e vernici, combusti. Sul posto sono giunti sin da subito le forze dell’ordine e le ambulanze.
Per ora non sono ancora state accertate le cause dell’incendio. Nel mentre scriviamo ancora si sentono sibili di possibili esplosioni. A quanto pare all’interno della struttura erano stipati molti prodotti altamente infiammabili oltre che, una volta bruciati, fortemente inquinanti.
All’esterno della struttura, le palme che circondavano il cancello perimetrale sono, anch’esse, completamente bruciate. Non risultano danni a persone.