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Software spia ‘Exodus’, due aziende sequestrate

L’indagine della Procura di Napoli sul software spia ‘Exodus’ partita quattro mesi fa ha portato al sequestro preventivo, oltre che della piattaforma informatica, di due aziende la E-Surv di

 

Catanzaro ideatrice dell’applicazione e la STM di Roma che si occupava della commercializzazione. Ci sono anche 4 indagati: il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della Stm srl e l’amministratore legale e il direttore delle infrastrutture It della E-surv. I reati ipotizzati sono introduzione abusiva in sistema informatico e violazione della privacy.

Lo spyware Exodus era utilizzato dalle forze di polizia e dalle procure per intercettare malviventi e criminali, ma in realtà è stato usato anche per captare informazioni da centinaia di persone inconsapevoli. Non di un errore si è trattato dunque, come in un primo tempo si era evidenziato dalle rapide ricostruzioni. Secondo l’ipotesi accusatoria, infatti, la E-surv attraverso società satelliti acquisiva informazioni sensibili al di fuori del controllo dei magistrati.

A scoprire l’utilizzo illecito del malware sono stati gli uomini del Nucleo speciale tutela della privacy e frodi tecnologiche della guardia dii finanza nel corso di una verifica ad un server della procura di Benevento.

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