La lettura e le curiosità della fiaba di Pinocchio ideale strumento per trasmettere la cultura della legalità, intesa come rispetto di regole civili e di valori morali.
Istituzioni e ragazzi a confronto sull’importanza del rispetto delle regole al fine di imparare ed agire per il bene nel rispetto degli altri. Sullo sfondo le avventure di Pinocchio, il romanzo di Collodi ricco di spunti sul tema. E’ stato questo l’atto conclusivo del progetto “La Catena della legalità” promosso dalla dirigente dell’istituto scolastico D’Angiò Via Vesuvio di Trecase, Agata Esposito.
Istituzioni e ragazzi a braccetto nel sentiero che conduce alla legalità, con l’uso dell’arma della “metafora”. Ecco che come per incanto, con il linguaggio universale della favola a lieto fine, le barriere che dividono i cittadini del domani e le istituzioni crollano di fronte alle bugie di Pinocchio, ai consigli della Fatina puntualmente disattesi, ai rimproveri del grillo parlante, ai sacrifici della famiglia, ed in questo caso del babbo Geppetto.
Hanno interagito con i ragazzi, il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca; il Generale di Corpo d’Armata, Carmine De Pascale; il Tenente Colonnello Filippo Merchiorre; il parroco Don Federico Battaglia; il giudice Salvatore Sbrizzi; la neuropsichiatra infantile Giulia Civitenga e la dottoressa Amura. L’incontro è terminato sulle note della fanfara dei Bersaglieri e dei Carabinieri.