Luigi Scavone, l’imprenditore titolare della ‘Altea’ capogruppo della ‘Alma spa’ è stato sentito, in un interrogatorio fiume durato più di sei ore, dai magistrati della Procura di Napoli. Scavone fu arrestato
dalla guardia di finanza per una presunta evasione fiscale di 70 milioni di euro. Al momento dell’arresto fu trovato in possesso di un ingente quantitativo di danaro e fu ipotizzata una sua fuga imminente all’estero.
Gli avvocati che difendono l’imprenditore hanno rilasciato, dopo l’interrogatorio, queste dichiarazioni: “Il nostro assistito ha chiarito la sua posizione ai magistrati a cui ha risposto e ha spiegato come mai fosse in possesso di quella somma – 240mila euro -. Scavone ha anche spiegato ai pm titolari del fascicolo che non era in partenza per Dubai il giorno in cui è stato preso, peraltro in quella locaità non ci sarebbe potuto andare dato che il suo passaporto era scaduto”. Intanto in Procura, a Napoli, si prepara una riunione per valutare in che modo garantire società e dipendenti dopo l’accaduto.