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Spazio. Primo scatto ad un buco nero

Per la prima volta un buco nero è stato catturato da una fotografia. L’immagine è stata ottenuta usando otto potentissimi radiotelescopi sparsi sulla Terra, usando una tecnica chiamata ‘interforometria a lunghissima base’.

I buchi neri sono oggetti estremamente compatti, nei quali una quantità incredibile di massa è compressa all’interno di una piccola regione. La presenza di questi oggetti influenza l’ambiente che li circonda in modo estremo, distorcendo lo spazio-tempo e surriscaldando qualsiasi materiale intorno.

 

Il ‘mostro’ supermassiccio al centro della galassia Messier 87 è stato immortalato da scienziati della collaborazzione internazionale EHT Event Horizon Telescope a cui partecipano ricercatori e ricercatrici dell’INFN Nazionale di Fisica Nucleare e dell’INAF – Istituto Nazionale di astrofisica.

Smascherarlo non è stato semplice dato che il buco nero è un gigante su sfondo nero, perfettamente mimetizzato nell’habitat in cui si muove. Gli scienziati del progetto Black Hole Cam hanno impiegato due anni di lavoro per elaborare tutti i dati ed ottenere lo scatto, grazie a complessi e sofisticati algoritmi. Ne hanno poi svelato la forma, annunciando quella che è stata definita la ‘foto del secolo’, la prima immagine diretta della fascia più interna che avvolge un buco nero.

Il progetto Black Hole Cam è partito nel 2014 con l’obiettivo di misurare, comprendere e ‘vedere’ i buchi neri e fare test sulle principali previsioni della teoria della relatività generale di Einstein.

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