I finanzieri del Nucleo di polizia Economico-finanziaria di Napoli coordinati dalla procura di Napoli hanno sequestrato un vero e proprio tesoro nell’ambito delle indagini condotte nei confronti del gruppo societario ‘Alma s.p.a.’ che gestisce una
rete di agenzie interinali. Lo scorso 26 marzo dieci persone furono arrestate con l’accusa di frode fiscale da 70 milioni di euro attraverso il sistema delle compensazioni indebite.
Nonostante gli indagati avessero usato lo stratagemma di intestare beni nella loro disponibilità a società della compagine, le fiamme gialle sono riuscite ad individuare e sequestrare l’ingente patrimonio. Rintracciati e recuperati circa 5 milioni di euro in contanti e 17,3 milioni depositati su conti correnti, 16 immobili (tra cui una villa a Capri, una a Sperlonga e una a Santa Maria Capua Vetere di 20 vani), uno yacht di 17 metri, 5,3kg di lingotti d’oro per un valore di circa 190mila euro e centinaia tra opere d’arte – quadri a firma di Musante, Borghese, Schifano, Mourey, Warhol – gioielli e orologi di pregio (60 rolex).
Le enormi ricchezze servivano a sostenere il lussuoso tenore di vita dei principali indagati che potevano contare anche sulla disponibilità esclusiva di beni come una Ferrari e una barca di lusso acquistati con le risorse delle società del gruppo. Prosegue ora la ricerca delle ulteriori disponibilità finanziarie, in Italia e all’estero, da sottoporre a misura cautelare fino a concorrenza delle imposte evase.